Piccolo contributo narrativo per Halloween

Da studioso / appassionato di tradizioni e culture celtiche, poi britanniche e germaniche, sono un piccolo esperto di Halloween, nonchè fan sfegatato di molti film "de paura"...

Di solito approfitto del periodo per conivolgere ache gliu studenti nell'approccio "culturale" alla festa ed alle sue radici (Samain in primo luogo, poi il sincretismo con le altre tradizioni soprattutto irlandesi, poi americane, tipo Jack 'o Lantern per capirci...), e così li stimolo anche linguisticamente (si spera..).
Quest'anno ho deciso di spendere le mie 2 ore la liceo per proiettare la versione principe di Halloween - the movie, quello di John Carpenter, in inglese con sottotitoli.


Speriamo bene...
Nell'attesa, ecco una mini storia Halloweeniana che ho scritto anni fa' per gioco:

"Peter, dai! esci fuori! Noi stiamo andando! Non puoi essere sempre l'ultimo...così gli altri ci prenderanno i posti migliori!" - Peter finì di vestirsi velocemente, si mise in faccia la maschera da teschio, di carta, che aveva rimediato all'ultimo minuto, e la abbinò alla sua tuta nera.

Così tanto per non sfigurare con gli amichetti, e per partecipare anche lui alla raccolta dei dolcetti.
Gli altri erano già nel vialetto, con le torce elettriche in mano, che controllavano il primo bottino della serata.
Lui era in camera, al piano superiore, mentre la mamma ed il resto della famiglia erano dai vicini, nella villetta di fronte.
Improvvisamente si accorse che non aveva ancora una busta adatta, almeno non una colorata! ed allora scese le scale di corsa ed entrò in cucina.

Niente da fare. Tutto in disordine, ma niente buste.
Quindi aprì la porta del ripostiglio, provò ad accendere la luce, ma niente. Luce rotta. Leggermente preoccupato, ma per nulla intenzionato ad abbandonare l'impresa scese i pochi gradini di legno, scricchiolanti, per giungere in cantina e rovistare tra gli scatoloni.

Si tuffò quasi in uno di quegli scatoloni e - quasi a tatto, come un rabdomante - ne estrasse un paio di buste.
Ok. Missione compiuta. Ora non restava che tornare sù. In strada le grida degli amici e delle amiche spaventate (per finta eh!) si facevano più pressanti.
Qualcuno suggeriva, a voce alta, di lasciarlo a casa, quel casinista buono a nulla, e di avviarsi da soli!
Allora Peter corse velocemente indietro, verso la porta socchiusa, ma scivolò, e con le mani si aggrappò ad un telone che ricopriva il vecchio specchio che la mamma aveva tolto tempo prima dal salone.
La luce che proveniva dalla cucina era fioca, ed a malapena si accorse che quello lì era uno specchio. Rialzandosi imprecò, e gettò lo sguardo verso lo specchio.....Lì vide il suo riflesso, ma non si spaventò subito.
Certo, con quella luce era strano, ma era anche Halloween! Però...qualcosa non lo convinse..
Era lui, vestito come lui, eppure non era lui, c'era qualcosa di inquietante nel suo riflesso.
Poi comprese: la busta! Era colorata, bella, piena di caramelle. Ma lui non era uscito ancora!

Ed allora???
L'altro Peter, quello dello specchio, gli fece l'occhino. Sorrise come un complice, o un compagno di giochi più furbo, e lo tirò per un braccio. Dentro lo specchio!

L'altro Peter, quello con la bella busta piena di dolci fece un balzo avanti, e - come Alice - uscì dallo specchio, ma prima di risalire in strada ricoprì il vecchio riflesso con il telo...
Mentre correva via, raggiungendo la cucina, quindi la porta, solo un sussurro, appena udibile tra le risate degli amici che - sorpresi - lo videro arrivare con la bella busta piena: Doppelgenger..
.

Commenti

Mat ha detto…
:)
buona domenica e un sorriso per addolcire l'arrivo del lunedi!!
ciao fabio!
DRESSEL ha detto…
bellissimo!!! e la storia si ripete ogni anno???
AndreA ha detto…
Ebbravo Fabio!!! :-)))

Buon inizio settimana!! ;-)
Penny Lane ha detto…
Mi è piaciuto, questo racconto da ascoltare alla luce di una lanterna...bravo, Fabietto! ;)
Bacetti stregati!
Bravo Fabio bel racconto.

Ciao!
Daniele il Rockdichter
desaparecida ha detto…
bellissimo qsto racconto...e poi gli specchi quale magia quale tentazione!

stai meglio?
un abbraccio :)
Silvia ha detto…
Ma che bel racconto!! Fa calare perfettamente nel clima di Halloween che incombe!!!!!! Uhhhhh!!!!!

;-)
fabio r. ha detto…
graxie a tutti per l'incoraggiamento letterario! Wow! non pensavo che fosse apprezzabile! addirittura geniacci della carta veri come molti fi voi.. sono commosso!!
grazie anche a chi si è preoccupoato della mia carente salute. Va un po'meglio, grazie. Le coliche mi hanno abbandonato (spero) anche se le rogne non passano mai, ma non vi assillerò con una puntata del doctor House, tranquilli...
Beh, visto che ad Halloween manca ancora un po' chissà se non mi cimenterò (cementerò?) ancora con i raccontini de paura?
buona serata a tutti e buon inizio settimana!
marge ha detto…
Carino questo racconto...
María ha detto…
Bravo!! Attenzione con gli spechi coperti!!

Un abbraccio.
Esse ha detto…
Io mi spavento dei "film de pauraaa"!!!

Preferisco i raccontini tipo il tuo alla "ai confini delle realta'"...

un saluto dalla terra de canguri e dei koala e dei possum e dei...che palle eh!!:-)))
un saluto da me
Moky in AZ ha detto…
Di sicuro i tuoi studenti apprezzeranno il film e il racconto... chissa' se mai riuscirai a venire a vedere "dal vivo" la festa da questa parte del globo?
Non e' che il mal dipancino dell'altro giorno e' dovuto alle troppe caramelle????!!!
NADIA ha detto…
hola stai meglio??? sono contenta non ci far preoccupare!!!!
carina la storia, e bello anche quello che fai per i tuoi studenti!!!
un abbraccione!!!!
Elisen ha detto…
ma che bravo professore!
fataverdina ha detto…
Da altrettanto appassionata di mitologia celtica e cultura nordica ti consiglio un libro su Halloween: "halloween", di Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi, Einaudi stile libero-extra.
Concordo sulla preferenza per gli animali e l'amore per i gatti.

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