The times, they are 'a changin' (again?)

Googolando qua e là nel web per vedere come va la corsa al trono (ops, White House) di Washington, ho trovato questo bel video pro Obama creato con il sottofondo della bellissima song Dylaniana, ma in una versione che adoro: quella del gruppo di artisti che parteciparono al famoso concerto No Nukes.
E visto che amo condividere le cose che mi colpiscono (positivamente per lo più, anche se ultimamente sono un po' piagnone, I know..), lo posto qui, sperando che porti bene a Barak:

Come senators, congressmen / Please heed the call / Don’t stand in the doorway /
Don’t block up the hall / For he that gets hurt / Will be he who has stalled /
There’s a battle outside / And it is ragin’. / It’ll soon shake your windows /
And rattle your walls / For the times they are a-changin’

Commenti

riccardo gavioso ha detto…
bellissimo il video, perfetta la scelta musicale e la versione che hai preferito.
Bando alla scaramanzia, tra una ventina di giorni, immagino in piena notte, vengo a rubarti il video e lo inserisco nel mio blog per festeggiare. Promesso!

una buona domenica
desaparecida ha detto…
ecco,mannaggia,nn riesco ad ascoltarlo!

riprovo domani!
buonanotte
Vale ha detto…
Io incrocio tutte le dita che ho perchè vinca Obama..
digito ergo sum ha detto…
non vogli smorzare il tuo entusiasmo ma, secondo me, barak o non barak, le cose non cambieranno di molto. forse, in afghanistan, cadranno due milioni di bombe al posto di 3. forse il prezzo del petrolio correrà meno velocemente verso l'alto. ma anche no. un abbraccio
Esse ha detto…
Spero anche io in Obama, forse non cambierà nulla come dice Digito, anzi è proprio verosimile, però le cose vengono nutrite e crescono bene se le sogni e le devi sognare davvero tanto.

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