Fabio Wonka e la fabbrica di cioccolato

La notizia è fresca di stampa: La FERRERO è - secondo una ricerca internazionale - il marchio più affidabile del mondo, anche più dell'Ikea, da sempre simbolo di stabilità economica ed affidabilità nel mondo.

Che dire: Wow! Ultimamente sbandierare la mia italianità in Europa non era proprio un argomento che tenevo a sottolineare... Le faccine di commiserazione-sarcasmo dei miei interlocutori dicevano tutto, e la fama di un paese assurto a Berlusconia gaudente non mi tirava sù....
Ma ora posso rialzare la testa e sorridendo potrò replicare: "...sì, è vero, abbiamo Dell'Utri, la Lega ed il Berlusca, ma abbiamo la Nutella, cribbio!! "
L'orgoglio Ferrerofilo non è solo un riflesso pavolviano di onore italico, nel mio caso è - mi azzardo a dire - orgoglio aziendale! Ebbene sì: sono figlio di un impiegato (in pensione ormai) della Ferrero !!!
Solo i più fortunati, i bambini miei amici, figli di operai o di impiegati, possono capire cosa si cela dietro questa definizione, è difficile spiegare cosa abbia significato per me, bambino goloso sin dalla nascita, essere prennemente circondato da cioccolata, uova di cioccolato, Kinder, Fiesta ecc...



Ho una miriade di aneddoti a riguardo, e per lo più li serbo gelosamente nella mia memoria, ma oggi - vista la notizia - voglio condividerne un paio con voi.

Il primo ricordo va al furgone marroncino - nocciola che negli anni 70 guidava mio padre (allora rappresentante) ed ai giorni in cui mi portava con lui, per fare i viaggi nei paesini più sperduti dell'appenino Umbro, mentre consegnava i prodotti.

Avrò avuto 4 o 5 anni, e verso la fine del giro, lui apriva il portellone e mi lasciava entrare nello scrigno dei desideri: la merce residua allora andava riportata in magazzino nel reparto invenduti, e quindi (sacrilegio!) buttata via.
Io allora ero autorizzato a pescare dagli scatoloni aperti, come un pescatore di perle, ed arraffare merendine, cioccolatini e quant'altro da portare a casa.

Il periodo più bello era la Pasqua: molte uova si rompevano nel traporto, quindi noi - figli di impiegati - venivamo invitati in magazzino a saccheggiare cioccolato e sorpresine!!! Un sogno....

E' superfluo dire che ero tra i bambini più popolari alle elementari, anche perchè il papà si preoccupava di portare alle maestre (ed agli amichetti) i nuovi prodotti, non ancora in mercato, ed in classe iniziavamo autentiche feste di cioccolato, sotto gli occhi gelosi ed invidiosi delle altre sezioni!

Prima di lanciare un nuovo prodotto la Ferrero lasciava che le famiglie degli operai li provassero, in una sorta di marketing primordiale, così ho avuto il privilegio di asssaggiare per primo i Rocher, le Fiesta giganti (poi ritirate - sigh - dal mercato), i Raffaello (inizialmente Rocher bianchi) ed i mai troppo rimpianti Napoleon, i cioccolatini col ripieno di Cognac, il mio svezzamento alcolico, a pensarci bene!

Per la Befana ogni famiglia riceveva un enorme sacco di regali e dolciumi vari, ed in un di quelle occasioni ricevetti in regalo la mia amata Cicocca: una casetta di cartone montabile tipo Ikea, un sogno di indipendenza in cameretta, dove invitavo tutti i miei amici a giocvare e sbafare Nutella...



Ancora oggi, sebbene mio padre sia in pensione da molti anni ormai, ogni tanto riceviamo pacchi regalo per Natale, quelli destinati agli "anziani ferrero", quest'anno nel pacco Rocher, Mon Cheri, Pocket Coffee (la mia passione), Kinder vari ed un mega barattolo di Nutella.

Quando il pacco inaspettatamente è arrivato, a Dicembre, ammetto che mi è spuntata una lacrimuccia di commozione, ed ho ripensato a me, bambino, nella fabrica di Cioccolato...

P.S. Anni fà Riccaro Cassini dedicò un'ode alla Nutella, che scimmiotta le odi latine (in questo caso somiglia alla Germania di Tacito), l'ho ritrovata e mi fa ancora ridere. Eccola qui:

Nutella omnia divisa est in partes tres:

Unum. Nutella in vaschetta plasticae.
Duum: Nutella in vitreis calicibus custodiae.
Treum: Nutella in magno baractolo sita (magno baractolo sì, sed melium est si "magno" (romanesca favella) Nutella in baractolo.

Nutella omnibus pueris atque puellae placet, sed, si troppa Nutella fagocitare, cicciones divenire, cutaneis eructionibus sottostare et brufolos pedicellosque supra facie stratos formare, atque, ipso facto, diarream cacarellamque subitanea venire. Propterea quod familiares, et mammae in particularis, semper Nutella in impensabili locis celant ut eviteant filiis sbafare, come soliti sunt. Sed domanda spontanea nascet: si mamma filiales sbafationes contraria est, pera Nutella comprat et postea celat?

Intelligentiore fuisse non Nutella comprare manco per nihil...sed forse etiam mammae Nutella sbafant: celatio altrum non est quam materna propterea trasversalis vendettam quod ea stessa sua volta matris suae victima fuit. "Sic heri mamma tua Nutella celavit, sic hodie filiis tui Nutella celit". Sed populum toto ingenium puerorum cognoscit si in ballo Nutella est: vista felinos similante habent ut in tenebris credentiarum scruteant; manes prensilis aracnidarum modo ut super scaffalos sgabuzzinarum arrampicant; olfactum caninum, canibus superior, per Nutella inter mucchios anonimarum marmellatarum fructarum scovare.

Memento semper: filius, inevitabile, Nutella scovat. Sed non semper magnat. Infactum, fruxtratione maxima filius habet quando barattolum scovat, sed hoc baractolum novum atque sigillatum est, propterea quod si filius aprit et baractolum intonsum intaccat, sputtanatus fuisse! ("Ah! Novus atque sigillatus erat!").

Hoc res demonstrat omnibus mammis nascondimentos baractolorum Nutellae fatica sprecata esse.
Salutis bacisque
Caius Julius Ferrerus

Commenti

Back in the USA ha detto…
Ah la Nutella.... Che buona! Mi richiama alla mente Nanni Moretti davanti al barattolone.
Si compra anche nel piccolo paesino dove vivo io assieme ai Rocher, i miei cioccolati preferiti.
Io mi godo un angolo di Italia a casa mia e Alina la adora con me.
Beato te che hai vissutoin mezzo alla Ferrero.
Baci appiccicosi di Nutella
enne ha detto…
Dillo a me.
Mio padre aveva un amico rappresentante della Ferrero che a Natale ci regalava cestoni pieni di ogni ben di Dio.
Ricordo, una volta, il furto di un barattolo di Nutella bevuta a canna (c'era caldo e si era sciolta). Ricordo anche la nausea dei giorni seguenti, ma vuoi mettere la libidine assoluta di quel momento?
Certo che come te non devo aver goduto mai. ;-)
dioniso ha detto…
Che dolci ricordi! ;-)
A parte gli scherzi ho letto con molto piacere i tuoi racconti.
L'ode è esilarante! :-)

Saluti
dioniso ha detto…
... ah! dimenticavo! Per una strana coincidenza (o forse perché influenzata dalla notizia da te citata) oggi pomeriggio nel nostro solito giro del venerdì al supermercato, Zucchero ha coprato per la prima volta da quando stiamo insieme (quasi 11 anni) un barattolo di Nutella.
Gianna ha detto…
Ciao Fabio, bellissimo post.
In confidenza: mio figlio è dipendente della Ferrero da otto anni, da quando si è laureato a ventitrè anni. Si trova molto bene ed è stimato da tutti. L'unico neo è che ,lavorando ad Alba, ogni giorno deve fare due viaggetti...
Bastian Cuntrari ha detto…
... ma è possibile che io ricordi una t-shirt con l'ode alla Nutella? O l'ho soltanto sognata?

O.T.: sai quanto TVB, quanto commenti sempre qui, quanto ti dia delle dritte e mi preoccupi della tua salute... insomma, se dal pacco decembrino avanzasse qualcosa, ricordati di me che son la Pia!!!
giulia ha detto…
Non si raccontano queste cose. Io sono figlia di un medico e al massimo ho rimediato qualche puntura e qualche prelievo gratis. Altro che merendine, cioccolatini e barattoloni giganti di nutella. Da piccola sognavo di avere accesso alle riserve dolciarie di una fabbrica di settore o di rimanere chiusa in un supermercato e di svaligiare il reparto junk food. E fino ad oggi pensavo che nessuno potesse farlo. Sappi che leggendo questo post, ti ho un po' odiato, ecco.
AndreA ha detto…
Noooooooo, i Napoleon me li sono persi :-(
Baol ha detto…
Io ADORO la nutella!!!
María ha detto…
Bellissimi ricordi hermano.
Il Nutella è un peccato.Non è facile, ma qui si lo può incontrare.

Un bacio.
Ornella ha detto…
Il cioccolato è la mia droga! Ancora oggi, che potrei essere nonna (sigh!), mi compro la nutella, alla faccia del colesterolo! Tu di certo hai vissuto il sogno di tutti noi da bambini....L'ode alla nutella è, a dir poco, deliziosa ed esilarante, ed assolutamente veritiera! Fantastici, come sempre, i tuoi post. Sai, quando accendo il computer, la prima cosa che faccio è connettermi al tuo blog e ti leggo regolarmente, anche se non sempre commento. Bravo, bravo, bravo!
Elisen ha detto…
ma che bambin fortunello! anche i napoleon ti sei sbaffato..e io nemmeno sapevo che esistessero :( Lode all'impegno del Cassini!
fabio r. ha detto…
@koala: nanni moretti docet.. io me la sogno!
@la bislacca: allora sai consa intendo...
@dioniso: danke! poi l'ode è un classico :-)
@stella: allora siamo quasi parenti!!
@BC: sarà fatto...nel futuro! :-D
@Giulia: mi sono odiato un po' anch'io eheheh....
@Ornella: troppo onore!!
grasssie!
@Andrea e Baol: de gustibus!
@Maria: te ne spedisco un pò??
@Elisen: già da bimbo.. ora però ne subisco le conseguenze!!
Vale ha detto…
Lasciateci almeno la nutella!
Prisma ha detto…
Che spettacolo, Fabio!!! M'hai fatto venì 'n acquolina... Gnammi!!!

Ferrero è forse uno dei pochi imprenditori seri rimasti... Soprattutto per quanto concerne il rispetto per i propri lavoratori. E di questi tempi, non è affatto cosa da poco...

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