Legaliter

Stamattina, leggendo il post di Mafalda, dedicato al film I cento Passi, ho collegato la figura di Peppino Impastato a quella di un altro bravo giornalista indipendente, anche lui ammazzato dalla malavita organizzata (la Camorra, per inciso): Giancarlo Siani.

L'accostamento tra queste due figure, ed i film che ne hanno descritto le rispettive parabole, e l'attualità del 2010 mi lascia però perplesso, e - per citare Flaiano nel giorno del suo centenario - sono propenso anch'io ad affermare che:
"

Essere pessimisti circa le cose del mondo e la vita in generale è un pleonasmo,

ossia anticipare quello che accadrà"


Lo "stridore" del paragone nasce dalla lettura di questo articolo di giornale: Favara: c'è la lezione sulla legalità, gli studenti lanciano oggetti alla polizia.
Ed allora ripenso alle battaglie di Impastato e Siani, non due martiri votati al sacrificio estremo in nome della legalità, ma ragazzi semplici, due giornalisti armati del coraggio delle proprie idee, di penna e taccuino, disposti a mettere in dubbio le verità trasversali, non accettando mai di piegare la testa, di tacere, per poter parlare della vita reale.
Siani fu chiamato a tenere qualche lezione di legalità e giornalismo nelle scuole a Napoli, ed amava trasmettere le sue esperienze, donare un po' di senso del legale ai giovani.
Quanto tempo è passato? Anni o secoli?

Dove sempre la legalità latita persino nei governanti, dove i rapporti amicali tra Cosa Nostra e la politica ormai non fanno più nemmeno scandalo, in un tempo in cui il sottile confine tra legale ed illegale, tra rispetto della legge ed uso della legge personale è a pezzi, beh, anche quei giovani che rifiutano la polizia in terra di mafia (ed altrove, purtroppo) saranno sempre più autorizzati a seguire il mainstream....



Commenti

Bastian Cuntrari ha detto…
Ho letto l'articolo e l'amaro commento del Questore Di Fazio: "Forse quell'istituto non era pronto per un incontro del genere".
Che significa non essere pronti a discutere sulla legalità?
Sono ragazzi delle superiori, quelli di un Istituto Alberghiero, o sbaglio? E allora ben vale il pessimismo cosmico della frase che hai riportato: andrà sempre peggio. Il domani sarà ancora più difficile e buio.
mod ha detto…
che periodaccio, fabio.
non sarà che siamo noi, pervia di una specie di "frühlingsmelancholie" che vediamo tutto nero?!

la stanchezza che assale la testa è più pesante di quella del corpo.

ultimamente faccio fatica a restare speranzosa.

verdammt!
la signora in rosso ha detto…
E' la scuola che vuole il potere... questi studenti sono gli elettori di domani.
mafalda ha detto…
Tristezza, infinita tristezza!!!!!!Grazie per la dritta, lo vedrò sicuramente.
Buona serata!
amatamari© ha detto…
Fortunatamente esistono anche gli studenti che la pensano diversamente...
Camu ha detto…
Per ogni passo avanti che facciamo verso la legalità, se ne fanno 4 indietro verso l'asservimento alle cosche,alle famiglie camorriste che vengono viste come datori di lavoro ,come enti assistenziali,come uffici di collocamento insomma uno stato parallelo e perfettamente funzionante.
ho visto il film. Straordinario! Meno straordinaria la reazione degli studenti di Favara.....
Esse ha detto…
continuiamo a ricordare.
vorrei FARE qualcosa, fabio, qualunque. forse dovremmo ritornare e iniziare a resistere.
Elisen ha detto…
ma perché ci si deve appoggiare sempre al coraggio dei pochi, dei singoli, dei coraggiosi? ma dove sta la gente vera? quella che scrive, quella che commenta? qualle che si indigna? quella che manda messaggi sui social network? ma dove sono tutti questi individui contro lo stato delle cose?cosa fanno?cosa aspettano?e perché aspettano?

io, tanto per cominciare me ne sono andata...che poi altro non è che un modo per deresponsalizzarmi.

fabio, io non so più che pensare..
Baol ha detto…
Le cose vanno sempre peggio bro...sempre peggio
fabio r. ha detto…
@tutti: non so voi (no, lo so in realtà. lo leggo...) ma io mi sto veramente deprimendo in questo paese di cacca negli ultimi tempi. Boh? sarà che mi invecchio?

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