Carpe Diem !


...ok, io ci provo. Ma poi -spesso - mi ritrovo così:


Commenti

Baol ha detto…
Resisti bro, noi siamo con te!
rom ha detto…
Scusa, ma se l'istante è davvero breve, come fa il gioco della vita a muoversi? Non fa in tempo ad arrivare a un altro istante. Non fa in tempo, quindi, nemmeno ad arrivare ad un altro spazio. Non c'è né tempo né spazio, nell'istante: come dicono, più o meno, avvenga per la nostra mente profonda, come avviene, più o meno, nei sogni, come forse avviene nella mente di chi si incanta all'occidentale, o raggiunge "il vuoto" all'orientale.
Insomma, se ti capita, potresti dire al tuo amico Charlie che se impara a tenere quel momento, a prolungarlo fino a farlo diventare un sentire più vero e forte della apparenza delle sconfitte, ha davvero vinto nel gioco della vita.
palbi ha detto…
ahhh, com'e' vero
Ornella ha detto…
Se ti può consolare, sappi che più s'invecchia e più s'impara a cogliere l'attimo fuggente. Perciò non può che andarti meglio! :-D
Curly ha detto…
Ai ai ai... dai su non fare così! :-)
Un abbraccio!
Scoraggiante :-)))

Dai forza che capita a tutti di sentirsi un po' Charlie Brown...

Un abbraccio sincero
Daniele il Rockdichter
amatamari© ha detto…
Hai tutta la mia comprensione...
:-)
Bastian Cuntrari ha detto…
Ma dài! Magari stavi giocando a scacchi e avevi tutto il tempo che volevi (o quasi...) per pensare alla tua "mossa vincente"!
maria rosaria ha detto…
a volte quel gioco ricomincia a muoversi. ;)
tiziana ha detto…
I bambini usano trattenere il fiato quando sono troppo felici. Temono che perfino il respiro possa spezzare l'incanto di quel momento e sono più furbi degli adulti. Noi siamo terrorizzati dalla faccia in ombra della luna e non vogliamo scorgere come ci si trovi in quel territorio oscuro. La felicità spesso risiede nella conservazione "sotto sale" di attimi ed energie difficilmente duplicabili. Il sale della vita è un condimento raro e costoso perfino per Charlie B. Figurati per noi comuni mortali che non possiamo chiedere ad una penna o ad una matita di disegnare quello che preferiremmo vedere, sentire giorno dopo giorno. Preferirei a volte far parte di una striscia di fumetti per la vitalità, l'ironia e le possibili implicazioni che all'improvviso cambiano il gioco senza chiedere il permesso in punta di piedi!

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