Priorità

Things happen. Le cose accadono. Come ho scritto nel precedente post la mia esistenza sta pericolosamente (ma non inaspettatamente) oscillando tra opposti, come  il celebre Pendolo di Foucault, dandomi l'impressione che il mio centro di equilibrio sia sospeso nel cielo, mentre è la terra ad oscillare sotto di me.
Il mondo esterno dà segnali contrastanti, mentre il mio piccolo mondo unicellulare si avvia verso la fine dell'anno scolastico, ed il tempo viene scandito dalle campanelle nei corridoi, dai fogli e dai libri che cadono, come ogni anno.
Eppure ci sono momenti in cui il tempo si ferma, e l'attesa epifanica di un cambiamento si fa più lunga.
C'è poco da fare: sebbene le grandi tragedie pubbliche ed i grandi fatti storici scandiscano il tempo ufficiale, il piccolo mondo personale si prende la rivincita e ribalta le gerarchie delle mie priorità di fronte ad un fatto privato, apparentemente minore.
Nel mio caso il fatto è stato la fuga del mio cucciolo peloso, un vagabondaggio inatteso per giardini, orti e vicoli che mi ha letteralmente gettato nel panico per tre giorni.
Il piccolo Felix è infatti un'anima casalinga in tutti i sensi, le sue passeggiate nel vicinato sono brevi (anche se frequenti) e mai in 3 anni si era assentato così a lungo.

Di fronte a questa piccola "tragedia" personale le mie priorità si sono invertite per tre lunghi, interminabili giorni, fatti di ricerche affannose, di saliscendi tra i vicoli, di campanelli suonati e lunghe meditazioni sul futuro.
Nel corso di 60, lunghissime, ore ho dimenticato tutto il resto, ho provato lo sconforto più totale, ed ancora una volta ho sperimentato la debolezza del mio spirito, la pochezza delle  mie priorità e la mancanza di certezze.
Stamattina è tornato, pacioso pacioso, come se nulla fosse accaduto, ignaro delle mie tribolazioni, e si è subito accoccolato sul mio letto.
Questo ribaltamento temporaneo dei valori, delle priorità quotidiane appunto, mi ha colpito, ed ora sono più consapevole (dolorosamente consapevole direi) dei miei limiti umani.
Ma lui è qui, finalmente ed il mondo sembra più giusto stasera.



Commenti

Ornella ha detto…
Mio caro Fabio, mi viene da pensare che te la sei scampata bella a non aver figli "umani" ( considero Felix una sorta di "figlio peloso") perchè le angosce sarebbero centuplicate!
Riguardo alle priorità, ritengo ovvio che al primo posto ci siano i nostri affetti, ciò non toglie che si provi grande solidarietà ed empatia per le sofferenze altrui, sia fisiche che sociali.
A proposito: buon fine anno scolastico, ormai sai bene che "in cauda venenum"! :DDD
WonderDida ha detto…
è così, noi siamo fatti di piccole cose rispetto al mondo, e quando ci succede qualcosa di grande, di grave, sembra quasi impossibile che il mondo intero non se ne accorga, che non partecipi, che non sia affranto come noi.
però bello il lieto fine.
Ele ha detto…
Sono felice per te:-)E' vero,basta un "niente" alle volte,per far ribaltare quelle che sembrano essere le priorità.Penso che quel "niente",che sia la fuga di un gatto oppure un imprevisto o altro ancora,ci aiuti a comprendere quali sono le vere priorità,quelle che spesso lasciamo,scontate,dentro di noi,e che la vita quotidiana sembra assopire,farci dimenticare.Poi succede e capisci che di priorità,in fondo,ci son solo quelle.E che tutto il resto son cose secondarie,che mettiam in cima alla lista delle cose da fare o da vivere ma solo perchè una volta fatte,possiam poi farne a meno.Anch'io speravo che uno dei miei gatti tornasse a casa,la femmina.Invece no.. :-( il tuo Felix è proprio dolcissimo:-)
fabio r. ha detto…
@ornella: già.. io con i bambini/ragazzi ho a che fare a scuola e mi bastan, credimi... :-)
@wonderdida: benvenuta in primis, ho letto il tuo bel blog e l'ho subito aggiunto alla lista! già, hai centrato il problema, mi vergogno un po' di essere così egoista, specialmente di fronte a grandi tragedie (vedi terremoto) ma la parte personale purtroppo prevale...
@ele intanto grazie da parte di Felix, poi che dire? sono d'accordissimo con te... gli imprevisti ribaltano i miei valori, da sempre purtroppo.
Lesandro ha detto…
alcune priorita' sono naturali, istintive. altre, purtroppo sono indotte. le prime sono infinitamente piu' forti delle seconde, ma disgraziatamente meno importanti per il resto del mondo. pertanto io direi che il tuo piccolo incidente casalingo ha ristabilito un giusto ordine di priorita', e che il ribaltamento e' quello che tutti sperimentiamo ogni giorno. tranne pochi fortunati che riescono a far coincidere le due cose.
Prisma ha detto…
Patato! Ha la stessa posa di Dora quando è in cerca di coccole (cioè praticamente sempre :D). E' incredibile come loro sembrino avere una concezione completamente diversa del tempo e dello spazio e quello che a noi sconvolge spesso non li sfiora nemmeno. E viceversa.

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