Frozen

Giorni pesanti questi, basta un incidente - in questo caso l'operazione inattesa e le complicanze post operatorie del paziente, mio padre  - e tutto salta.  La routine lavoro-casa-amici scompare, per fare spazio a lavoro (poco)-ospedale-casa-ospedale.
Salta l'alternanza notte-giorno, saltano  i pasti (ok, questo per me è l'unico punto positivo, perdo peso come neanche la Marcuzzi col suo bifidus), saltano gli schemi che - per un pianificatore ossessivo come me - sono tutto nella vita.
Quando succede una cosa così, ti sembra di restare fuori dal mondo: accendi la tv ma non la vedi, apri un libro ma non lo leggi, non fa che spostarti da una camera all'altra, seguendo terapie dettate da altri, pensieri non tuoi.
La storia, la vita di fuori non ti interessa più, non sai più una cippa del mondo e della storia, sei solo congelato in un ridondante presente.
Speri solo che non sia eterno.


Commenti

Moky in AZ ha detto…
Te lo garantisco, non e' eterno. La chiave pero' e rimanere, nonstante tutto, ottimisti. Hugz!
Simo ha detto…
Capisco...momenti assurdi, irreali. Fatti forza che il tempo non si è fermato e prima o poi anche questa fase passerà.
Baol ha detto…
Un abbraccio bro.
mod ha detto…
ma non avevi tradito blogger per facebook?!

per quel che vale: forza e coraggio!

love, mod

p.s. ma quanto sono stata via?!?!
Romeo ha detto…
Può essere una buona condizione, quella che hai descritto qui. A forza di perdere i soliti appigli quotidiani, i casi sono due, circa: o cadi nel vuoto, o trovi un appiglio che è dentro di te - magari è quello che hai sempre cercato e non lo sapevi.

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