Family Ties

Sta per finire una settimana fatta di up (pochini ) e down (troppi).
La settimana è stata caretterizzata da un lutto familiare, e questo ha steso uno velo grigio (in parte atteso, purtroppo) su tutto il resto.
Fortunatamente il chiarore di una nuova alba ha colorato l'ultima parte di questi giorni, una luce rosa, inattesa, un inatteso bagliore che mi ha tirato sù, e che ha faccia, occhi e parole, tutte cose di cui la ringrazio...

Il lutto invece è stato quello di mio zio Carlo, il fratello di mia madre, il "cinematografaro" di famiglia, il mio legame personale con il mondo della celluloide, come suo padre (mio nonno Enrico) che purtroppo non ho conosciuto.

Lui è stato la fonte dei racconti di cinema, quello che mi affascinava parlando delle stars hollywoodiane e quelle Trasteverine, che mi faceva sentire a casa quando bazzicavo i set a Cinecittà, lui era il mio (nostro, della famiglia) tramite tra un mondo di periferia (a 3 Kilometri di curve dalla vita, direbbe Samuele Bersani), in cui i fim passavano in tv (al massimo nel cinemino sotto casa) e la realtà delle produzioni made in USA...

Ricordo con affetto e con un sorriso quell'estate passata nella sua casa al mare, vicino ad Ostia, mentre lui era in America, e telefonava per dire che "lo squalo s'è rotto" e non poteva tornare, ed allora mio cugino mi spiegava che "lo squalo" era proprio quello del film "Lo Squalo 2" ed era un pupazzone elettrificato... ed io ero fiero di avere zio Carlo che nuotava con lo squalo ad Hollywood!

Ora il filo è sfilaccaito, non spezzato del tutto, visto che suo figlio (mio cugino Riccardo) prosegue il mestiere di fonico, ma la magia di quei nomi (Totò, De Sica, Loren, Magnani..) non è più la stessa.

Allora voglio dedicargli un pensiero, augurandogli di fare ancora tanti bei film lassù, insieme a suo padre, quel nonno che avrei voluto conoscere, e che rivedo oggi, in una vecchia foto di scena, che rinsalda questi legami familiari.
Tecnici al lavoro durante le riprese di Vacanze ad Ischia (1957, regia di Mario Camerini)
A destra in camicia bianca mio nonno Enrico Palmieri.
Accovacciato in maglietta a righe mio zio Carlo Palmieri.

Commenti

Prisma ha detto…
Bellissimo post e bellissimi ricordi quelli che condividi con noi...
Come scrivevo qualche giorno fa a Dressel, quanta vita c'è anche nelle tue parole, nonostante la morte...

Una cosa è certa, se esiste un "lassù", a quest'ora tuo zio Carlo se la starà sicuramente spassando con Fellini, Risi, De Sica e tutti gli altri che in passato hanno reso grande il nostro Cinema...
Altro che le pseudo storie imborghesite di quello che spacciano per cinema italiano oggi...

Un abbraccio forte.
desaparecida ha detto…
E' che vorrei dirti tante cose....senza essere indelicata verso la tua sensibilità che è sempre così luminosa e fresca che fa vedere oltre...anche quando è accompagnata da malinconia!

Ti abbraccio con la delicatezza di una gatta,che sai riconoscere!
digito ergo sum ha detto…
tra gioie e dolori, tra ricordi belli e mielati, altro spaccato di vita in cui un po' mi intenerisco... perché sento che, quando proprio nella vita tutto ti sembra "down", c'è sempre qualche "up" che arriva a tirarti la testa fuori dall'acqua.

ti sono vicino, in doveroso silenzio, e ti abbraccio
riccardo gavioso ha detto…
un post e una fotografia molto belli, che ci riportano a tempi in cui il cinema era anche passione e non solo business...

una buona domenica
Penny Lane ha detto…
Che bella la tua famiglia, Fabio.
Anch'io avevo uno zio a cui tenevo tanto, un pianista che insegnava musica ai bambini delle medie. E' scomparso in un incidente d'auto a soli 31 anni, in Eritrea, dove insegnava in quel periodo. Mi mangio ancora le mani al pensiero degli anni che avrei potuto passare a parlare con lui, se non fossi stata tanto sicura di avere tanto altro tempo per farlo dopo il suo ritorno...
desaparecida ha detto…
passo x un abbraccio di buon pomeriggio
fabio r. ha detto…
@prisma aka Museum: grazie !
@desa (1 e 2) sai già tutto dear friend, un grazie molto particolare anche a te..
@digito: come hai ragione lieber Schweitzer, non sai quanto! grazie un abbraccio pure a te
@riccardo: adoro il cinema tout court, ma quello era tutta un'altra cosa..
@penny Lane: non sai quante volte penso al tempo sprecato darling, a quello che si potrebbe fare, ma spesso, quando prendiamo il toro per le corna, è già tardi...
Anna Maria ha detto…
Che bel post Fabio, anche se triste.
Una carezza, buona serata :)
MARGY ha detto…
..la foto è meragliosa..come gli occhi che l'hanno immortalata e che poi la macchina fotografica ha fatto il resto!.. questo per dirti che doveva essere una bella persona, colui che è riuscito a farti da zio e nonno ...perciò mi dispiace per il tuo lutto e ti stringo forte per alleviarti un pò il dolore .
Non c'è separazione definitiva finchè esiste il ricordo.. non dimenticarLO mai.
desaparecida ha detto…
E' lunedì...buon inizio settimana!

un sorriso
dioniso ha detto…
Mi dispiace per il lutto

Un saluto
NADIA ha detto…
hola mi spiace, le parole non servono ma ti sono vicina con il cuore!!!!
besito!!!
Un ultimo saluto sincero a tuo Zio.

Ti abbraccio Fabio
Daniele il Rockdichter

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