Visti da fuori

Sono sempre stato interessato alla letteratura "di viaggio", sia quella classica (i vari diari di viaggio del Grand Tour ad esempio) che quella più "bassa", più vicina allo sketch contemporaneo, all'impressione del semplice viaggiatore.

Amo leggere racconti di luoghi e persone visti dal di fuori, per così dire, ovvero narrati da chi conosce il paese e lo percorre in lungo e largo, sia esso un viaggiatore interno, indigeno, che eserno, straniero.

Tra le mie letture preferite di sempre (forse IL libro) c'è ovviamente Danubio di Claudio Magris, così come (più lontano nel tempo) Heine col suo Viaggio nello Harz, e chiaramente Gothe, Byron, Twain e naturalmente Chatwin e Sepulveda... ma anche i vari reports di Bill Bryson, di Levi Strauss, di Portelli sugli Stati Uniti sono tra le mie letture frequenti.

In questi giorni porto avanti 2/3 libri in contemporanea (mi succede nelle fasi critiche di distanza dalla storia quotidiana, quando mi isolo un po' e mi rifugio nella lettura, evitando i notiziari tv se posso..) tra cui l'ultimo libro di Vittorio Zucconi sull'America (L'aquila e il pollo fritto), così come - dalla sponda Europea - due autori tedeschi che parlano di Germania e di Italia, con uno sguardo molto ironico, critico eppure innamorato: Jan Weiler ed Henning Kluever (sono nella mia reading list in basso nel blog).


Da amante dei viaggi e delle culture "altre" sento la lettura di questi libri quasi come un"dovere" professionale, una sorta di scossa benefica contro il pericolo dell'intorpidimento della mia razionalità e del mio spirito critico a fronte delle banalità ripetute senza soluziome di continuità in tv, dove le voci si accavallano e gli scarni lanci di agenzia diventano la vivanda principale masticata e digerita in ogni commento...
P.S. rapito dallo spirito del viaggiatore moleskiniano (Chatwin docet) ho anche intrapreso un lungo, difficile, lavoro di ricostruzionme a posteriori dei miei Moleskine, pieni di parole ed impressioni, di tanti anni di viaggio. La speranza è quella di farne (ottimisticamente nel corso dei primi mesi del 2009) ad un vero e proprio libro di viaggio...vi terrò informati ;-)

Commenti

Anonimo ha detto…
Mi interessa molto anche a me il libro di Zucconi ... se ci riesco me lo faccio regalare.
Ciao.
digito ergo sum ha detto…
fammi capire bene fino in fondo... stai scrivendo un libro?

grandioso! a me con l'autografo eh. anche con un sacco di insulti... ma autografato!
Sally Brown ha detto…
Sicuramente l' avrai già letto.
Ma io ho adorato:
In patagonia
e
In solitario, diario di volo

Buon lettura e buon viaggio!
Moky in AZ ha detto…
Ogni libro, anche quelli che non parlano di viaggi, sono comunque un viaggio.

Scusa, ma cosa intendi per "moleskine"? Io l'unico "moleskin" che conosco si riferisce ad una specie di cerottone da mettere sui calli etc per proteggerli...

Ok, vado a bermi un caffettino (decaffeinato pero'...)
Elisen ha detto…
anche io solo una moleskine-aficionada!e ci attacco anche biglietti, scontrini e bigliettini raccattati nel viaggio...
Lady Cocca ha detto…
dai! dimmi che la mia tesi ha ispirato il tuo post! dimmelo x favore!! :D
Moky in AZ ha detto…
Grazie per l'info, Fabio... si vede che non ho letto Chatwin, ne ho mai usato "veri" taccuini di viaggio...
Che brutta, l'ignoranza!! :)
Penny Lane ha detto…
Non ho avuto modo di leggere i tuoi post, ultimamente (ma ti sto sacrificando per alcune buone cause...tra cui la tesi), meritano del tempo, per essere apprezzati, che al momento non ho...ma passo a dare un bacio al mio apostolo prediletto!
E mo' speriamo che da 'sto bacio qualcuno ne tiri fuori qualcosa di più interessante del Codice da Vinci... ;) Ciao, bello!
desaparecida ha detto…
ma anche io il libro....tanto x gli insulti ti sfoghi con digito!

Buonanotte :)
Back in the USA ha detto…
Ti consiglio un altro libro che anche io voglio comprare: "Scuola di follia", di Vittorio Lodolo D'oria, edizioni Armando, Penso che sia interessante....
Intanto cerchero' Zucconi, mi incuriosisce.
bacini
Baol ha detto…
Se pubblichi un libro vieni a presentarlo in Puglia eh....o a Milano ;)
Chico ha detto…
Jan Weiler: se lo conosci lo eviti, almeno quando parla d'Italia!!!!

Molto meglio Henning Klüver, che come giornalista della SZ riesce sempre a scrivere ottimi articoli, chiari, precisi, informati, obiettivi...

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