Rompete le righe !
Quindi ci siamo: oggi è stato l'ultimo giorno di scuola. Di nuovo....
Mi resta sempre un po' difficile spiegare agli "altri" (gli umani che vedono noi alieni insegnanti con comprensible curiosità, mista ad una velata critica della serie questi-qui-si-lamentano-ma-lavorano-poco) che quando la campanella suona, la scuola finisce per la maggior parte degli studenti, ma NON per me.
IO lavorerò ogni giorno, ancora, almeno fino - se tutto filerà liscio - alla prima settimana di agosto.
Il mio unico "privilegio" di precario multiforme si risolve, in sostanza, nella fortuna di non essere pagato dal Ministero a Luglio, nè tantomeno ad Agosto, ragion per cui devo continuare a lavorare per altri corsi (privati, in fabbrica a 40 gradi) oppure con le traduzioni, con l'università e gli esami di Luglio (ed i suoi fantastici pagamenti a dead dad, ovvero babbo morto.. se va bene i soldi li vedrò a Novembre..), insomma ad ingegnarmi per non morir di fame...
Da domani inizio la spola tra scuole ed università per consigli-scrutini-esami scritti-orali-scrutini- ratifica finale-consegna plichi ecc...
I ragazzi sfollano, e le aule si svuotano, si puliscono (nel limite del possibile) ed il vociare allegro e casinista si sposta nel cortile, nei giardini e nelle strade, improvvisamente trasformati in canali Veneziani, con acqua di gavettoni volanti che nemmeno a Ferragosto.
L'indomito prof (moi, of course) schiva il palloncino, sale nell'auto parcheggiata al sole, e si accomoda sulla poltroncina della fida Ypsilon grigia (una volta grigia, oggi di un vago color terra..) e si gode i 45 gradi interni delle 13.15 di un mercoledì da leoni, o quasi..
A volte i miei ex studenti (ora maledettamente riapparsi du facebook, mannaggia a Zuckerberg!) mi chiedono " ma chi glielo fa fare? ma dopo di noi (qualunque sia lo loro classe) doveva smettere no? Il massimo l'aveva raggiunto!!" Ed io mi chiedo sempre: già chi me lo fa fare?
Una volta questa domanda era legata ad un'idea, un sogno, una prospettiva, ma oggi sincermante non trovo più valide risposte, ed annaspo nell'incertezza e nell'insicurezza economica, mentre - un giorno sì ed uno no - cerco di immaginarmi altri lavori, e rimetto a posto CV che a volte spedisco ed altre no...
Poi le memorie dirette degli anni passati in classe si alternano a quelle cinematografiche o letterarie, visto che il mio cervelletto è una spugna emotiva, che mi gioca brutti scherzi, per cui mi sembra che i due piani si alternino costantemente.
Ed allora mi rivedo nelle facce dei ragazzi, dei colleghi, ma poi rivedo anche il Prof. Keating (forse il vero colpevole della mia scelta di vita) o Silvio Orlando nei panni di Starnone.
E mentre vedo questa scena su Youtube mi rivedo e mi confronto, e non so se ridere o piangere, e poi penso che anch'io ho avuto i miei Cardini. Anch'io ho bisogno di un corso sull'attenzione...
Commenti
Un abbraccio incoraggiante.
Buon fine A.S.
Io lavoro, ma anche a me sembra che lavoro a gratis, lo stipendio???????E chi lo vede??????????
Ci faremo compagnia mio caro, un'altra consolazione avrò due settimane di ferie dopo ferragosto, niente male, se penso che il primo anno che lavoravo non ho goduto di nessun tipo di ferie perchè non le avevo maturate ed ironia della sorte quel primo anno andavo a piedi a lavoro, era il 2007, anno in cui il termometro era 46 gradi, t'immagini attraversare il paese alle 15????????E poi correre al secondo lavoro che era dall'altra parte del primo lavoro??????????Ho sofferto moltissimo.Ti starai chiedendo, ma i mezzi, al paesello dove abitavo non esistono, poi giunse la mia amata macchinina!!!!!!!!!Una seicento che è un tesoro, di seconda mano, ma che per me è un gioiello e che mi porta ovunque, anche al lavoro!!!!!!!Mi sono dilungata un po' troppo, chiedo scusa.
Baciamo le mani prof!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Avevo mollato tutto e una mattina mi chiamò a casa e mi convinse a tornare a studiare.
Devo a lei molto di quello che sono, quella bassissima donna con la schiena dritta, con la battuta sempre pronta e che metteva un pò di sé in tutto quello che insegnava.
Era capace di spiegarti perfettamente come si assisteva ad una paracentesi, fare una scenata per una cuffia non inamidata e capitava di vederla ballare scalza sui banchi di scuola alla festa di fine anno..
Se pensi di aver aperto la strada con i tuoi insegnamenti a solo uno dei tuoi studenti, hai la risposta al "chi me lo fa fare"!
P.S. mio figlio è di maturità quest'anno, ma sembra che debba farla io!!!!
lui tranquillissimo io agitata
La nave ha superato ogni tempesta, l'ambito premio è vinto,
Il porto è vicino, odo le campane, il popolo è esultante" Ogni A.S. è come un viaggio..la guida sei tu e l'obiettivo si rinnova ogni anno. Il tuo è un mestiere molto importante devi andarne fiero.
Buon giovedì sera.
ovviamente scherzo
e ovviamente ti abbraccio
sono ancora viva!
In effetti non dev'essere semplice.
Anyway, ci teniamo compagnia con i blog.
:-)
Che tristezza ma sono con te!
Daniele il Rockdichter
Che sistema di m****!!!
Un bbraccio forte prof.!! :-)
:'(
Nei tempi di elezioni non sappiamo quando ritorneranno i famosi "bonos" con i quali ci pagano i soldi agli impiegati dello Stato. Questo e non avere soldo è la stessa cosa.
Coloro che pensano che uno insegnate si lamenta troppo e lavora poco, vi faccio una proposta: Che facciano il nostro lavoro nel corso di un anno e dopo potranno parlare con noi sul tema. Fin allora bocca chiusa.
Un bacio.
fronte alunni non so. qualcosa di interessante c'è sempre.
se non c'è meglio farsi un esame di coscienza.
salutones
Certo ogni tanto, rischi l'ulcera ma quante risate con loro. Mi fanno rimanere giovane di cervello e sempre attenta.
Peccato che sia precario, ogni anno devi instaurare un nuovo rapporto. Quando sei molti anni nella stessa scuola è diverso.
Io per la terza volta abbandono tutto!!! Mi mancheranno.
Bacini e riposa un pò la mente d'estate, prof.
Poi fa pure un caldo boia.