Rinunciare

Mentre faccio visita ad alcuni post di compari bloggers, mi imbatto nel solito bell'intervento del Mago Baol, un post che parla di insicurezze stradali, di incertezze, di bivi e strade da prendere.. o meno.
La sua scrittura mi stimola una breve riflessione, che - come spesso mi capita, leggendo cose di altri - mi porta verso altre strade, altri pensieri, altri vicoli della memoria, tra cui rischio di perdermi, per poi riemergere (come dopo un breve stato di torpore) con nuove idee ed un po' di tempo da perdere e dedicare alle solite due righe. Qui.
Conosco bene la condizione del naufrago, del disperso (der Verschollene, come direbbe Kafka, citando il titolo originale di Amerika), del flaneur perenne, uno status naturale direi; sebbene abbia passato gli anta non riesco a prendere una strada, mi perdo negli incroci della vita, e non ho un grande senso dell'orientamento, quindi mi fermo, ed attendo un po' al crocicchio....
Il periodo pre-natalizio coincide automaticamente con uno di questi momenti: una volta tenevo dei diari che servivano il mio bisogno di regolarità, di consequenzialità della vita, poi negli anni ci ho rinunciato, e sono sprofondato in un cupo epicureismo del tempo.
Oggi sento ancora il bisogno di trovare una strada, è assurdo eppure è così. E non posso chiedere aiuto a nessuno; sento allora che sto per perdere la bussola, e non ho un gps dell'anima...
Ecco quindi che (nel mio spirito più essenziale) mi rifugio nella lettura, e nella citazione, nel frammento che - romanticamente - ha già l'infinito in sè. Tutto è stato detto, e scritto, prima e meglio.
Quindi ritrovo Kafka ed un suo brevissimo racconto (quasi un aforisma) che ho sempre amato, e che ho cercato di far amare ad i miei studenti, negli anni, ma con scarsi risultati.

Rinuncia! (Gibs auf!)

Era mattino molto presto, le strade pulite e vuote, andavo verso la stazione. Quando confrontai l’ora del campanile col mio orologio, vidi che era molto più tardi di quanto potevo credere, mi dovevo affrettare e lo spavento di questa scoperta mi rese incerto sulla strada: non ero ancora pratico dei questa città, ma fortunatamente nelle vicinanze c’era un vigile, corsi verso di lui, e senza fiato, domandai la strada. Egli rise e disse: “Da me tu vorresti sapere la strada?” “Sì”, risposi io, “da solo non la posso trovare.” “Rinuncia! Lascia perdere!” disse lui e si allontanò con un grande salto, così come la gente che col proprio ghigno vuol essere lasciata sola.

Franz Kafka

Commenti

ziamaina ha detto…
Molto bella questa riflessione ed altrettanto quella di Baol da cui hai preso spunto.
Però, pensa, caro Fabio, mi piacerebbe molto perdermi: partire (io che non amo viaggiare) e non tornare più, intraprendere una strada che mi è chiarissima. Un'autostrada che aspetta solo me. Da anni.
Il solo problema è che non ho i soldi per pagare il biglietto...
Baol ha detto…
Bro, posso solo dirti grazie :)
rom ha detto…
Bè, almeno ti conforti il pensiero che noi, come tuoi studenti, amiamo quello che ci insegni.
Poi, sui risultati, non so...
:-)
Certo che capitavano tutte a qual povero Franz! Ma quando andava a chiedere informazioni al vigile era giù trasformato in insettone?
Lady Cocca ha detto…
Dicono che siamo più di 6 miliardi di persone al mondo, ma la verità è che siamo più di 6 miliardi di persone sole.. Ognuno va avanti per la sua strada; ma è una strada che troviamo da soli o che ci costruiamo da soli..
Ornella ha detto…
Lo so che è banale dirti " Va' dove ti porta il cuore...", ma col passare degli anni ti accorgerai che quella è la strada giusta.
Silvia ha detto…
Beh, a volte mi viene da pensare che le persone che trovano davvero la loro strada nel corso della vita siano solo un'eccezione abbastanza fortunata e casuale, ritengo che la maggior parte della gente non può far altro che vagare e smarrirsi alla ricerca di una strada che forse nemmeno esiste...

;-)
Sto passando dai blog a cui ogni tanto butto l'occhio per lasciare il mio regalo di Natale.
Ciao e auguri
Sisifo


http://g1wogg.blu.livefilestore.com/y1pE68BHZcgHe1DnvaEJqXFnS-5wE4fAsh6I7gawTsC8BFc1qdN29EE0Mq7CpDc278yTbA_4XGG-SkiNCo3Gm0SZ8pSu-7p0zXl/pallina%20natale.jpg
amatamari© ha detto…
Un'oca depone un uovo in una bottiglia.
Più tardi, l'uovo si rompe e ne esce un'altra oca.
"Come farà questa seconda oca a uscire dalla bottiglia?" chiede il maestro al suo discepolo.
Il monaco si ritira a meditare.
Vent'anni dopo, chiede un colloquio con il maestro e gli annuncia di aver risolto il koan
"Come l'hai risolto?" chiede il maestro
"L'oca è uscita" risponde il discepolo
Redazione ha detto…
Innanzitutto: la tua riflessione è profonda, mi fa riflettere

Ciao, un po di tempo fa abbiamo fatto uno scambio di link tra il mio (www.francescogreco.splinder.com) ed il tuo Blog, che seguo con interesse. Vorrei chiederti di fare un ulteriore scambio di link con il Blog: www.sfondicellularegratis.blogspot.com

Grazie mille per la disponibilità e buon Natale
Francesco
Esse ha detto…
Sai che c'è fabio? che a me invece piace perdermi, prendere altre strade, vedere dove portano.
Non cercare assiduamente quella giusta, che alla fine sono tutte giuste e ognuna ti insegna qualcosa.

In ogni caso questa sono io e simao divrsi.
A te quindi, se ne hai bisogno, auguro di trovarla quella strada.
Una strada da qui al mare.

Buon Natale
fabio r. ha detto…
@ziamaina: io amo viaggiare, ma sono un viaggiatore un po' sui generis.. un po' alla Heinrich von Ofterdingen ,che viaggiava nel mondo per poi arrivare "immer nach Hause", ovvero sempre verso casa..
@Baol: grazie a te Bro, vedi? dai spunti anche inconsapevoli!
@rom: grazie per la fiducia! certo che il povero K ne ha avuti di giorni storti...!
@ladycocca: mi fai pensare a 9 milion bycicles.. ed hai ragione!
@ornella: speriamo bene che non deragli!
@silvia: concetto molto prosustiano, e sono d'accordo.
@sisifo: auguri a te!
@amatamari: wow! quanto è zen 'sta cosa! grazie!
@francesco greco: grazie per il passaggio, tra un po' passo a vedere da te.
@angel: forse ormai non ho nemmeno più voglia di trovarla una strada.. quindi siamo più simili di quanto pensi!
ciao cangura!
Gianna ha detto…
Perchè non puoi chiedere aiuto a nessuno?
Perchè lo vuoi tu secondo me.
Nessuno può fare scelte al tuo posto certo, ma una spinta te la si può dare.
Baol ha detto…
Beh...però...nine milion bycicles è una bellissima canzone


toh:

http://www.youtube.com/watch?v=DTy3WA0Pq8M


Buon Natale bro ;)
maria rosaria ha detto…
prendere direzioni sconosciute a volte può essere risolutivo, liberatorio, salvifico. per quelli che ghignano per cinismo e superficialità c'è sempre il natale riparatore :-(
ti auguro un sereno natale, caro fabio!
bacio
digito ergo sum ha detto…
io, che della vita c'ho ancora capito un caSSo (anzi, molto di più, ho capito che non ci capirò mai nulla) son sempre più convinto che sian le cose a trovarci. anche se "l'epicureismo del tempo" è una cosa sulla quale mi toccherà riflettere e che, non mi stupisce, solo tu potevi suggerirmi. buon compleanno di gesù
fabio r. ha detto…
@stella: forse hai ragione pure tu...
@baol: io la adoro quella canzone!
@mariarosaria: sereno natale anche a te artista!
@digito:io devo solo imbarare da te caro digitto, altro che!
In questi casi puoi ascoltare gli altri ma poi la decisione il passo decisivo spetta solo a te prenderlo

E' quello che senti, di cui sei profondamente convinto che deve farti fare la scelta.

Auguri sinceri per questa scelta e auguri di un felice Natale Fabio!

Daniele il Rockdichter

Post più popolari