Italiagermaniaquattroatre
Il rapporto italo - tedesco è da sempre segnato da un atteggiamento "schizofrenico", da entrambe le parti a dire il vero.
La storia è lunga, e se non vogliamo tornare ai tempi del rapporto tra Varo (e le sue legioni) con Arminio, basti pensare all'amore per l'arte rinascimentale, per il marmo (come diceva Goethe) dell'artista tedesco classico - romantico, oppure ai clichès triti e ritriti che sono nati di qua e di là delle Alpi..
Diversi ponti tra le due culture sono stati spesso minati e fatti crollare, e dopo le due guerre mondiali, periodi di insofferenza reciproca (assolutamente comprensibile) si sono alternati a ravvicinamenti in ambito sociale e politico.
Il Goethe Insitut da sempre è in prima linea per la diffusione della lingua e della cultura tedesca nel mondo, ed in Italia ha messo profonde radici da molti anni ormai. E' un ente che funziona, finanziato e coccolato dalla BRD ed ammirato da tutta l'Europa: insomma, una roba che noi italiani ce la sogniamo di notte e che fa impallidire il nostro povero Dante Alighieri, bistrattato ed economizzato!
Ora l'istituto ha lanciato in Italia una nuova campagna pubblicitaria, molto divertente, dall'esplicito titolo Va bene? dalle sue pagine web, e che vi invito calorosamente a visitare: un percorso tra giudizi e pregiudizi comuni, con interventi di scrittori, intellettuali, e vignettisti (questa parte molto divertente, malgrado i tedeschi non brillino per humor, ma provate per credere!) che si esercitano sul tema: confronto/incontro Italia - Germania.
Il "manifesto" ironico del programma prende di mira i pregiudizi ed i luoghi comuni di entrambi i popoli, ed è stato affidato al grande Bruno Bozzetto.
L'ho postato anche su facebook (sic! lo ammetto: cerco di far proseliti nel modo più abietto...) ma valeva la pena dedicare un post al tema, quindi eccolo qui:
Commenti
In compenso, quest'anno sono riuscita a scrivere finalmente il post di confronto tra Imbolc, Candlemas, Candelora e Groundhog Day.
Vantaggio della cassaintegrazione... :-|
Daniele Verzetti, Rockpoeta
anzi, lancio la sfida, secondo me in un certo senso ne hanno più degli italiani.
essendo l'italiano medio geneticamente permaloso ma dotato di spiccato senso dell'ironia, trovo alle volte che il humour italiano sia una einbahnstrasse (senso unico), cioè io prendo per il culo te ma se tu lo fai con me, mi offendo.
diciamo che in germania lo humour è o intellettualissimo (ricordi "scheibenwischer" la satira politica mordente ed irriverente? o Loriot, il gransegneur del humour tedesco...papa ante portas mi fa morire ancora oggi) oppure terra-terra (Mario Barth che parla male dell'eterna fidanzata deficiente è divertente per un po', poi stufa in effetti)
oppure c'è la terza via che è rappresentata da Hape Kerkeling.
sul Goethe: ci ho lavorato. bel posto davvero.
love, mod
Speriamo che anche ai prossimi Mondiali l'Italia rifili un bel 4 a 3 alla Germania!:-D
:-)
comunque secondo me tanti di quelli che secondo noi sono difetti gli stranieri ce li invidiano, tedeschi compresi; e la conferma definitiva l'ho avuta dopo aver sentito la canzoncina su Luca Toni :D
comunque proprio in qst giorni in classe ho affrontato molto il tema della differenza culturale tra italiani e tedeschi e devo dire che i tedeschi riconoscono molti di qst stereotipi e amano veramente il nostro modo di fare nel bene e nel male.
@marco ed elisen: è vero. i pregiudizi poi diventano clichès ed a volte auto-macchiette di cui ridere, basta essere evoluti ed europei!
Ai tempi della disfatta tedesca ai mondiali lessi un articolo molto bello di Cotroneo sul rapporto italo-tedesco. Non so se l'hai letto pure tu. Non sono riuscito a ritrovarlo, ma ne copiai degli stralci sul mio blog qui:
http://dionisoo.blogspot.com/2006/08/considerazioni-cotronee-personalizzate.html
Molto carino! :))
Con il video di Bozzetto ho riso davvero tanto... e ora vado a cercarmi l'altro. E, in ogni caso, mi trovo a quotare il commento di Marco.
Buon fine settimana.