Dell'inutilità degli esami di stato (a Giugno)
Siamo in pieno marasma da esami qui. La temperatura nei
corridoi (che battezziamo "più freschi" perchè
leggermente ombreggiati) e nelle aule non scende mai sotto i 30 gradi tra
le 9 e le 13.
Un piccolo
ventilatore portatile (MIO) sposta l'aria calda da destra a sinistra e
viceversa.
Qualche buon'anima
si affanna in segreteria (dove almeno c'è un condizionatore..) a fotocopiare i
testi d'esame appena sfornati dal web con tanto di chiave decrittante che
nemmeno 007 ce l'aveva una così.
Noi si fa la spola
tra piani e corridoi, e si suda come dei lama.
Gli esaminandi
piegati sui telefonini (il terzo/quarto posseduto dopo averne consegnato uno
random) a cercare spunti invano: Aristotele è stato maledetto più in una
giornata che in millenni di storia..
Poi sciamano via,
nel caldo Sahariano, con la mente stravolta e quella faccia un po' così di chi
si rende conto di aver frainteso praticamente tutto.
Noi si va a
correggere temi di italiano che a volte sembrano scritti da quello di Shining, mentre in altri casi
vorrebbero essere una "breve storia del tutto" e dopo il terzo
paragrafo si confondono come i pensieri di Homer Simpson quando ha la scimmia
che suona i piatti in testa.
Solo un paio di eccezioni nella massa informe: ma sono i soliti
geniacci che non avrebbero proprio bisogno di questo esame, a riconferma del
fatto che la (ex) maturità ormai è una vera bufala.
La versione di greco è un'opera cubista: a
vederla da lontano sembra avere un senso, ma più ti avvicini e più capisci che
le linee si intrecciano per puro caso. Comunque ci lasciamo commuovere dallo
sforzo sudato, ed alcuni voti lievitano un bel po'..
Certo però
che l'inventiva di un paio di traduttori resta in mente indelebilmente:
ad esempio io non sapevo che Eraclito amava scaldarsi di fronte ad un forno
elettrico quando parlava con i suoi amici, ma secondo M. ed A. sembra proprio
fosse così. Io mi fido.
Sono le 18.30 e
forse ce la faccio a fuggire dall'aula bunker, per andare a casa e buttarmi
sotto la doccia fino all'era glaciale, tanto Lunedì ricominciamo.
Giugno mi sta
sulle palle. Decisamente.
P.S. nella foto lo sguardo tra l'ebete, lo smarrito e l'incosciente di alcuni maturandi in attesa lungo le scale. No, così, tanto per rendere l'idea..
Commenti
Ciao :)
Lara
Ps. Concordo con te su Berlino...
Io certe cose dell'Italia non le capisco, in primis questa allergia ai condizionatori, o a mettere almeno dei ventilatori da soffitto... un giorno racconterò dell'esperienza dei miei parenti americani quando mi sono sposata, e avevano prenotato una pensione a Milano per alcuni giorni, a giugno... senza condizionatore, senza ventilatori, caldo umido milanese e zanzare grandi ed affamate come ne avevano mai viste...
Son finiti ora gli esami?
@La Cri: se vuoi ti prenoto un esame suppletivo eh?
@Marco: già... dillo a me!
@signorainrosso: bella Berlino eh??
@moky: un giorno me lo racconterai con calma !
Mi fermo qui, e ripeto: mi fanno tenerezza. In loro rivedo un'occhialuta Brunhilde diciannovenne, col suo Invicta delle medie ed i pugni in tasca.