Without you
E' passato poco più di un mese da quando Madame se n'è andata via. Ed ancora mi ritrovo a cercarla ogni tanto, aspettando che lei spunti all'improvviso da un angolo, magari mentre scendo le scale, tornando a casa, quando mi aspettava nel vicolo, accovacciata al primo sole di Marzo e poi si avvicinava con la coda dritta, pronta a farmi le fusa, dandomi il miglior benvenuto che un gatto possa dare.
Non ci ho fatto ancora l'abitudine, c'è poco da fare: 22 anni insieme sono una vita, e non si possono spazzare via in una notte ("Era solo ieri" dice Amleto alla madre, che gli ricorda come il padre sia invece morto ormai da 2 mesi...) e non importa che l'elemento mancante sia un gatto, un uomo, un pappagallo o un cane. E' un legame più lungo di tanti matrimoni che conosco.
Il giorno dopo qualcuno mi disse: "ah, no me lo dire! da quando è morto il gatto/cane/pappagallo non voglio più averne ! ho sofferto troppo!" - No cari miei, io non ci sto: non posso e non voglio smettere di occuparmi degli animali che amo, di tutti, in ogni modo. La vita va avanti anche per gli altri, per i miei 2 maschiacci (che hanno raddoppiato la loro dose di coccole e fusa dopo la morte di Madame, quasi per rimpiazzare la sua mancanza) che si fanno gli agguati in casa, correndo tra divani e sedie, e per gli altri, i miei "stray cats" del vicolo, quelli che ricevono il mio cibo e le mie attenzioni, le carezze che non hanno mai avuto, ed il Whiskas.
Capisco che sia difficile per qualcuno comprendere la profondità di un legame come quello che descrivo, forse - a ragione - qualcuno obietterà che solo tra umani può instaurarsi un affetto che possiamo chiamare "amore", e non posso biasimarlo. Forse avete ragione voi, ma io non posso paragonare alcun rapporto umano a quello che mi legava a Madame, e che ancora mi lega ai miei cuccioli, a quelli che mi circondano quotidianamente così come a quelli che posso aiutare in qualunque modo (cani in affido, sovvenzioni a gruppi di volontari, cura periodica di un gattile ecc ecc...), non potrei più concepire una vita senza di loro.
Esagerato? forse. Ma ognuno ha i suoi difetti, e se devo considerare questo un mio difetto, beh, non mi dispiace.
Non sarà mai facile vivere senza Madame, ma la mia vita simil-felina non finirà con lei. Lei vive nel mio cuore, negli occhi e nelle fusa dei suoi fratellini.
Non ci ho fatto ancora l'abitudine, c'è poco da fare: 22 anni insieme sono una vita, e non si possono spazzare via in una notte ("Era solo ieri" dice Amleto alla madre, che gli ricorda come il padre sia invece morto ormai da 2 mesi...) e non importa che l'elemento mancante sia un gatto, un uomo, un pappagallo o un cane. E' un legame più lungo di tanti matrimoni che conosco.
Il giorno dopo qualcuno mi disse: "ah, no me lo dire! da quando è morto il gatto/cane/pappagallo non voglio più averne ! ho sofferto troppo!" - No cari miei, io non ci sto: non posso e non voglio smettere di occuparmi degli animali che amo, di tutti, in ogni modo. La vita va avanti anche per gli altri, per i miei 2 maschiacci (che hanno raddoppiato la loro dose di coccole e fusa dopo la morte di Madame, quasi per rimpiazzare la sua mancanza) che si fanno gli agguati in casa, correndo tra divani e sedie, e per gli altri, i miei "stray cats" del vicolo, quelli che ricevono il mio cibo e le mie attenzioni, le carezze che non hanno mai avuto, ed il Whiskas.
Capisco che sia difficile per qualcuno comprendere la profondità di un legame come quello che descrivo, forse - a ragione - qualcuno obietterà che solo tra umani può instaurarsi un affetto che possiamo chiamare "amore", e non posso biasimarlo. Forse avete ragione voi, ma io non posso paragonare alcun rapporto umano a quello che mi legava a Madame, e che ancora mi lega ai miei cuccioli, a quelli che mi circondano quotidianamente così come a quelli che posso aiutare in qualunque modo (cani in affido, sovvenzioni a gruppi di volontari, cura periodica di un gattile ecc ecc...), non potrei più concepire una vita senza di loro.
Esagerato? forse. Ma ognuno ha i suoi difetti, e se devo considerare questo un mio difetto, beh, non mi dispiace.
Non sarà mai facile vivere senza Madame, ma la mia vita simil-felina non finirà con lei. Lei vive nel mio cuore, negli occhi e nelle fusa dei suoi fratellini.
Commenti
Ormai torno poche volte a casa, giusto un paio di volte l'anno ... e lui pero' torna a dormire sul mio letto ogni volta.
E' una presenza, in casa nostra, al pari di una cara abitudine.
20 anni, quanti sono sufficienti per andare dai tempi del liceo all'oggi della pensione del babbo, bastano per fare di un legame qualcosa che non si puo' spezzare.
Io ti capisco benissimo.