A conti fatti
Il 2015 sta per finire. Mi verrebbe da urlare "finalmente!" ma mi rendo conto che - a parte qualche piccola, lodevole eccezione - questo urlo Ginsbergiano potrebbe ben accompagnare i due anni precedenti, come minimo.
La lunga cicatrice al collo mi ricorda ogni mattina che, malgrado tutto, mi è andata bene, meglio che a tanti, troppi, amici che invece - pur combattendo più a lungo - alla fine si sono arresi e mi hanno lasciato proprio nel 2015.
Diciamo che sono passato attraverso una sorta di "trilogia del dolore" quasi ottocentesca, iniziata con qualche scossone familare nel 2013, proseguita nell'annus horribilis 2014 e giunta al termine (spero!) con questo 2015 che mi ha portato ancora lutti, dispiaceri, malanni ed il coronamento del cancro!
I punti a favore di quest'anno demmerda? Beh, il cancro l'ho scacciato via, insieme alla tiroide ed ad altri piccoli organi collaterali.. E non è poco!
La lunga cicatrice al collo mi ricorda ogni mattina che, malgrado tutto, mi è andata bene, meglio che a tanti, troppi, amici che invece - pur combattendo più a lungo - alla fine si sono arresi e mi hanno lasciato proprio nel 2015.
Poi il secondo motivo che proietta un po' di luce nel buio è il tanto anelato passaggio al posto fisso, una chimera che ormai avevo smesso di inseguire, e che invece è apparsa alla fine dell'anno.
Non è ancora tutto a posto, dovrò ancora combattere per far valere i miei diritti, ma spero di non essere solo.
L'ultima beffa di quest'anno bastardo sono le ferie natalizie da passare tappato a casa perché sotto malattia. Niente uscite tra le luci, nessuna festa, nulla. Grazie ai vigili di Roma che con la loro bravata nel capodanno 2014/2015 hanno fatto imbestialire l'Inps che adesso va a caccia dei falsi malati anche sotto le feste. E chi ci rimette? Io, ovvio. 😏
Quindi cosa si può sperare per il prossimo anno? Per me è facile: che sia leggermente meglio dei 2 precedenti. Penso non ci vorrà molto. Sarebbe già un successone. Auguri a tutti. 🐱
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