April - Aprire - Aprile

Whan that Aprille with his shoures soote
The droghte of Marche hath perced to the roote,
And bathed every veyne in swich licour,
Of which vertu engendred is the flour;

Whan Zephirus eek with his swete breeth       
Inspired hath in every holt and heeth

The tendre croppes, and the yonge sonne
Hath in the Ram his halfe cours y-ronne, 
And smale fowles maken melodye,

That slepen al the night with open ye,     
So priketh hem nature in hir corages: 
Than longen folk to goon on pilgrimages…
(Prologue to: The  Canterbury Tales - Goeffrey Chaucer)




April is the cruellest month, breeding
Lilacs out of the dead land, mixing
Memory and desire, stirring
Dull roots with spring rain.

Winter kept us warm, covering
Earth in forgetful snow, feeding
A little life with dried tubers.

Summer surprised us, coming over the Starnbergersee 
With a shower of rain; we stopped in the colonnade,
And went on in sunlight, into the Hofgarten,
And drank coffee, and talked for an hour.
(T.S.Eliot: The Waste land)


Aprile ha qualcosa di magico, un fascino che nasce già dal nome: apre l'anno - come da tradizione classica, preannuncia il Maggio odoroso, seduce con la fioritura del ciliegio, induce alla meditazione (in Giappone ne hanno fatto un'arte - Hanami), invita al silenzio, al rapporto con la natura. 

Allo stesso tempo però ci inganna: ci illude che  il sole sia già quello estivo, per poi sbatterci a terra col vento gelido di una  inattesa tramontana; alterna pioggia e nuvole alla luce vespertina, carica di rosso e di speranza.

Nel medioevo Aprile era il mese  in cui i pellegrini si mettevano in viaggio, e Chaucer li descrive con accuratezza ed  ironia nei suoi Canterbury  Tales, chiamando a testimone Zefiro e la fine dell'arido Marzo.

Ma T. S Eliot sposta le carte in tavola, per lui è un mese infingardo, che copre la desolazione dell'animo invernale con dei precoci Lillà che spuntano da una terra ancora arida, fredda, e ci costringe a correre sotto i colonnati dell'Hofgarten di Monaco per sfuggire all'ennesimo acquazzone. 

Per tutti questi motivi - ed altri ancora - amo Aprile. 



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