Amburgo e Lubecca in 10 foto: da St. Pauli a Thomas Mann passando per il Marzapane
Un piccolo assaggio fotografico di sensazioni dal Mare del Nord:
Amburgo: le due figure della fontana nel cortile del Municipio mi sembrano un'ottima sintesi plastica della città anseatica. Qui due Ninfe giocano: la prima con una nave (la città ed il mare, una sinergia storica), mentre l'altra si specchia (una città vanitosa, ricca, che si compiace di esserlo).
Amburgo: il Porto. Il secondo più grande d'Europa, un crocevia di mondi lontani in perenne movimento, tra passato e futuro, caratterizzato da una singolare anomalia: il Mare non c'è! E' il fiume Alster che sfocia nell'Elba e che - a sua volta - sfocierà nel Mare del Nord, ma solo dopo 110 Km!!
Amburgo: il Binnenlaster e la piaza del Municipio. Il fiume Alster si fa laghetto interno, quasi canale Veneziano, per sfiorare i palazzi del centro, sino al Municipio.
Amburgo: il Porto. Il vecchio lupo di mare, che sagoma !
Amburgo: St. Pauli. La strada del vizio. Grosse Freiheit, una strada laterale della famosa Reeperbahn, culla del vizio e dei voyers dagli anni '60 in poi (Alberto Sordi ne I Magliari ne fa un bel quadro) di cui ora resta solo una stradina dove le ragazze (come ad Amsterdam) si mettono in vetrina.. Alle donne (turiste) è vietato l'ingresso in strada!
Amburgo: Europa Passagen. L'opulenza della città si fa vetrina, un centro commerciale diventa città nella città... La fiera del Nord.
Lubeca: Il Marzapane. La ditta Niederegger ha reinventato il marzapane, presumibilmente arrivato a queste latitudini grazie ai commerci con Venezia, ai tempi dell'Hansa, il nome originale Marci Panis richiama infatti San Marco, patrono della Serenissima.. I Lubecchesi ne hanno fatto un'arte plastica.
Lubecca: Fabio ed il Diavolo. Secondo una leggenda, quando nel Medioevo si iniziò a costruire la Chiesa di Santa Maria, il diavolo credette che gli uomini stessero costruendo una taverna, e ne fu felice, perchè così avrebbe avuto più anime! Così si travestì da operaio per aiutare il cantiere, che - diabolicamente - fu molto veloce. Quando però si rese conto di aver contribuito all'edificazione di una chiesa, pieno di rabbia, rubò una pietra portante per portasela all'inferno. Mentre volava via gli operai lo convinsero a lasciare andare la pietra, promettendo di erigere per lui una cantina. La pietra ricadde proprio lì, accanto alla chiesa, e gli operai costruirono per lui una taverna nella cantina del municipio. Ancora oggi è lì di fronte...
Lubecca: Buddenbrooks Haus. La casa della famiglia Mann, di Thomas e Heinrich. Il mio pellegrinaggio laico si compie qui. Le mie radici culturali iniziano a prendere forma architettonica, ad Agosto sarà la volta dell'altro Dioscure, Kafka, nella Praga magica.
Amburgo: Japanischer Garten. Un'epifania al centro della città anseatica, un vero giardino zen, una delle mie passioni, un'oasi di silenzio e meditazione dove solo il lieve fruscio dell'acqua accompagna il viaggiatore.. Un pezzo di Kyoto al mare del Nord.
Ed ora - visto che siete stati così buoni e pazienti - una BONUS TRACK.....
Japanischer Garten. Mentre giro inebetito tra bonsai e pietre zen, una visione angelica mi colpisce come la spada di San Michele. Si sta girando uno spot TV per una crema viso / corpo (credo qualcosa tipo Nuvenia..) e la protagonista è un angelo biondo caduto dal cielo grigio tra le felci e le Ninfe giapponesi...come non dedicarle un pensiero ??
Amburgo: le due figure della fontana nel cortile del Municipio mi sembrano un'ottima sintesi plastica della città anseatica. Qui due Ninfe giocano: la prima con una nave (la città ed il mare, una sinergia storica), mentre l'altra si specchia (una città vanitosa, ricca, che si compiace di esserlo).
Amburgo: il Porto. Il secondo più grande d'Europa, un crocevia di mondi lontani in perenne movimento, tra passato e futuro, caratterizzato da una singolare anomalia: il Mare non c'è! E' il fiume Alster che sfocia nell'Elba e che - a sua volta - sfocierà nel Mare del Nord, ma solo dopo 110 Km!!
Amburgo: il Binnenlaster e la piaza del Municipio. Il fiume Alster si fa laghetto interno, quasi canale Veneziano, per sfiorare i palazzi del centro, sino al Municipio.
Amburgo: il Porto. Il vecchio lupo di mare, che sagoma !
Amburgo: St. Pauli. La strada del vizio. Grosse Freiheit, una strada laterale della famosa Reeperbahn, culla del vizio e dei voyers dagli anni '60 in poi (Alberto Sordi ne I Magliari ne fa un bel quadro) di cui ora resta solo una stradina dove le ragazze (come ad Amsterdam) si mettono in vetrina.. Alle donne (turiste) è vietato l'ingresso in strada!
Amburgo: Europa Passagen. L'opulenza della città si fa vetrina, un centro commerciale diventa città nella città... La fiera del Nord.
Lubeca: Il Marzapane. La ditta Niederegger ha reinventato il marzapane, presumibilmente arrivato a queste latitudini grazie ai commerci con Venezia, ai tempi dell'Hansa, il nome originale Marci Panis richiama infatti San Marco, patrono della Serenissima.. I Lubecchesi ne hanno fatto un'arte plastica.
Lubecca: Fabio ed il Diavolo. Secondo una leggenda, quando nel Medioevo si iniziò a costruire la Chiesa di Santa Maria, il diavolo credette che gli uomini stessero costruendo una taverna, e ne fu felice, perchè così avrebbe avuto più anime! Così si travestì da operaio per aiutare il cantiere, che - diabolicamente - fu molto veloce. Quando però si rese conto di aver contribuito all'edificazione di una chiesa, pieno di rabbia, rubò una pietra portante per portasela all'inferno. Mentre volava via gli operai lo convinsero a lasciare andare la pietra, promettendo di erigere per lui una cantina. La pietra ricadde proprio lì, accanto alla chiesa, e gli operai costruirono per lui una taverna nella cantina del municipio. Ancora oggi è lì di fronte...
Lubecca: Buddenbrooks Haus. La casa della famiglia Mann, di Thomas e Heinrich. Il mio pellegrinaggio laico si compie qui. Le mie radici culturali iniziano a prendere forma architettonica, ad Agosto sarà la volta dell'altro Dioscure, Kafka, nella Praga magica.
Amburgo: Japanischer Garten. Un'epifania al centro della città anseatica, un vero giardino zen, una delle mie passioni, un'oasi di silenzio e meditazione dove solo il lieve fruscio dell'acqua accompagna il viaggiatore.. Un pezzo di Kyoto al mare del Nord.
Ed ora - visto che siete stati così buoni e pazienti - una BONUS TRACK.....
Japanischer Garten. Mentre giro inebetito tra bonsai e pietre zen, una visione angelica mi colpisce come la spada di San Michele. Si sta girando uno spot TV per una crema viso / corpo (credo qualcosa tipo Nuvenia..) e la protagonista è un angelo biondo caduto dal cielo grigio tra le felci e le Ninfe giapponesi...come non dedicarle un pensiero ??
Commenti
:)
***
Ad Agosto è la volta di Praga?? Ohhh, santi numi: voglio venire anch'io a Praga!!!!! ;-)
***
PS: che cosa significa "Schriftstellerin"???? A occhio e croce mi sembra una cosa simpatica!
;-)))
Quelle due foto non valgono...ci prometti di postare ancora qualcos'altro di Amburgo per noi donzelle?
Anche perchè hai fatto davvero delle belle foto...e mi è piaciuta questa (prima, ovviamente) carrellata di scorci...
Una dritta, da donzella a maschietto: la Nuvenia produce proteggislip ed altri simili oggettini che ci semplificano la vita; la ditta dell'angelo del giardino forse è la Nivea! ;DDD
Attendo altri post cultural-geografici come questo...Mi raccomando, Fabietto! Un bacione,
Penny
Buon fine settimana.
ps.ti ho trovato da Desa
@silvia: grazie! by the way: Schriftstellerin (parola impronunciabile) è solo Scrittrice!
@Simona: sono sempre in equilibrio tra inferno e paradiso!
@PennyLane: oops.. hai ragione sulla nivea.. mi suonava strano..in realtà..
@stellavale: spero proprio! ti piacerebbe!
@riri: è un onore ed un piacere, ci mancherebbe altro! ora passo a salutarti!
e poi: ma che faccia simpatica che ha quel diavolo!!!!! te mica ci sarai entrato nella strada della perdizione a St Paul?????????? spero di sì ovviamente
sono contento che tu abbia fatto un bel viaggio... dalle belle foto che hai postato si intuisce il tuo benessere... cmq praga è anche assai più magica... ma forze già ci sei stato e io parlo a vanvera come al solito!!!
Un bacio.
PS: Hai portato qualche angelo con te?
Attendo con curiosità nuove foto e il reportage su Praga!
Un abbraccio!
Uno le respira e sembra di essere in quei posti.....
Visione angelica apprezzata LOL!
Ciao Fabio!
Daniele il Rockdichter
se l'ingrandisci si vede bene,
nel mezzo c'hanno anche la terza ninfa bionda, che tra le due facce bronzee dell'una sinergica e l'altra vanitosa, va pure di fretta, che la fretta, in città, sta mica male!
Miglior momento non lo potevi azzeccare.
Che quando ti metti lì a far foto, nel momento in cui credi che quella composizione sia la summa di tutta l'arte visiva esprimibile in quel momento, c'è sempre qualcuno che si mette nel mezzo.
Che se penso poi in quante fotografie giapponesi, ci son io sullo sfondo che cammino, magari incazzata e con le borse della spesa, be' un po' di vergogna mi viene (questo? essele tipico esemplale di donna italiana. oh. ahahah.)
Ho un odio troppo forte per Thomas e una simpatia troppo partigiana per Heinrich e una compassione troppo paterna per Erika, Katja, Monika, Golo, Klaus e tutti i poveri disgraziati che si sono trovati a dover fare i conti con il "mago".
Per Praga, io ci sono stato l'ultima volta 4 anni fa e immagino che da allora sia cambiata molto. Già era cambiata parecchio dalla mia prima visita (1998), ma spero che non abbia perso troppo del suo fascino unico e che ancora abbia un po' della magia di cui parla Ripellino.
Chico