Amnesie

Girando di blog in blog ho scoperto con piacere il sito di Oliviero Beha: Italiopoli.
Il blog è collegato alla rete "civile" in cui è anche Voglio Scendere di Travaglio (di cui ero già lettore) ed essendo io un estimatore di Beha anche dal punto di vista del giornalismo sportivo, ora che l'ho scoperto autore civile, mi piace segnalarlo.
Nel suo ultimo post Beha parla di memoria che va scomparendo, ovvero di un paese che più passa il tempo e maggiormente si fa scordarello....

Molti di noi l'hanno già notato ( Daniele il rockpoeta posta spesso cose interessanti a proposito) e ne sono felice, ma comunque sembra che la massa, la maggioranza sileziosa sia leggermente avulsa alla memoria, anche a quella a breve termine.
La politica, gli intellettuali si smentiscono, dichiarano e dopo due ore ritirano la dichiarazione in un balletto ormai quotidiano, a cui però io non mi abituo.
I fatti più gravi, le ingiustizie, i drammi si accavallano e si superano come in una corsa ad ostacoli, e ciò che ci indignava ieri è già dimenticato, la verità delle 17,30 è bugia per tutti alle 13.00. nemmeno fossimo in 1984!

Ricordo (già ho questo vizio, soprattutto da quando dormo di meno...) il giorno in cui, sulla scia dell'emozione post terremoto un giornalista di Sky TG24 chiamò al telefono Scaiola, per aver conferme delle voci che girvano circa l'eventuale spostamento del G8 dalla Sardegna a L''Aquila. Il ministro rispose piuttosto irritato, cazziando a sua volta il giornalista e negando un'idea "scellerata" che a nessuno, figuriamoci al premier, sarebbe venuta in mente in un momento così, e giurando (sui figli?) che di quella cosa il CdM mai e poi mai aveva parlato!
Alle 13.00 - edizione dl TG2 - lo stesso ministro annunciava lo spostamento, fiero di quella decisione accolta subito dal cavaliere. Lo stesso giornalista di Sky allora chiese (al telefono) el perchè di quel salto mortale carpiato del governo e Scaiola disse che lui una dichiarazione simile non l'aveva MAI fatta!!!! dando quindi del bugirso al suo clone...
Bazzecole.....


Tanti sono i drammi, ma il dramma di oggi spodesta quello di ieri, il morto in carcere supera il clandestino, che a sua volta è battuto al fotofinish dal maniaco omicida.... In un'ora la Lega ha proposto 120 leggi contro la criminalità clandestina, ed il giorno dopo annuncia la fine degli sbarchi clandestini! Il democratico presidente della Camera Fini (sic!) li smentisce con i dati ma loro sono oltre....

Beh la damatio memoriae una volta era destinata ai nemici dell'impero, oggi ce la infliggiamo da soli... Per la cronaca, questa è la risposta che ho voluto dare al Post di Beha di cui parlavo sopra:

qualche anno fà vidi uno spettacolo di Daniele Luttazzi al teatro (non ricordo più quale, forse Satyricon..) all'epoca dell'editto bulgaro mi pare. Mi colpì una cosa in particolare, un passaggio, a cui ripenso sempre quando mi capita di assistere alla ormai usuale litania di dichiarazioni-smentite-controdichiarazioni-smentite da parte della politica: in breve Luttazzi portava sul palco articoli di giornale vecchi di anni, in cui qualcuno affermava esattamente il contrario di quello che poi avrebbe affermato qualche giorno/mese dopo.
Il sistema ora - grazie a persone intelligenti come Lei e Travaglio - grazie a Dio è abbastanza diffuso oggi, ma all'epoca mi fece sorridere e riflettere.
Non cito testualmente ma Luttazzi diceva qualcosa del tipo: "io conservo tutto, la memoria la nutro sempre, non mi fregate dicendo l'opposto sperando che l'abbia già dimenticato!" beh, a me sembra assolutamente assurdo, privo di ogni buon senso che invece la maggior parte della memoria collettiva oggi venga rimossa con una smentita il giorno dopo, e NESSUNO (o pochissimi, we happy few, alla Shakespeare) obietta a tali persone che quella cosa loro l'hanno detta!!
Si smentiscono video, registrazioni, confessioni ecc... senza che nessuno di noi lettori-teleutenti/dipendenti ne rivendichi la memoria "civile". Allora m'indigno (De Andrè - quanto mi manca! - ironizzava sulla "vibrante protesta"..) e nemmeno la politica ci prova!
Chi prova sommessamente ad obiettare, chi mostra documenti, o riporta in video leaders piangenti di fronte ai naufragi di barconi clandestini è tacciato di populismo, di qualunquismo..
La memoria italiana è solo un patchwork nell'oblio...
Cordiali saluti
Fabio r

Commenti

Grazie per la tua menzione é un onore.

Purtroppo la strada per far rinsavire la maggioranza degli italiani é ahimé ancora lunga. Per questo possono permettersi di dire una cosa e poi smentirla, proprio per il non ricordarsi di quanto detto anche solo mezz'ora prima, e quindi riescono ad intortare la massa come gli pare.
maria rosaria ha detto…
la mancanza di memoria può far molto comodo in certe situazioni, evidentemente. e sembra che si stia diffondendo anche questa moda, o forse http://oceanicapovolti.blogspot.com/2008/12/i-giorni-della-memoria.html
baci
Radio Pazza ha detto…
La mancanza di memoria favorisce "l'eterno ritorno" di cui ci parlò Zarathustra

Bak
Ornella ha detto…
Io mi vergogno ogni giorno di più dell'Italia e della stragande degli italiani e come te non riesco a farmene una ragione!
mod ha detto…
non è "mancanza" di parola secondo me.
ma rimozione attiva.
essendo tedesca sono stata addestrata sin da piccola a riconoscerla. come anche il senso di colpa collettivo.

comunque la rimozione della memoria per un popolo sopraffatto da avvenimenti troppo grandi da poter essere gestiti (perchè è questa la sensazione che un po' tutti avvertiamo, no?) tende ad anestetizzarsi, ad assentarsi, a non ricordare.

credo che sia inanzitutto l'istinto di sopravvivenza che interviene. solo che interviene in maniera destruttiva. come un alcolizzato cerca per prima cosa il bicchiere alla mattina, la gente, quando le cose vanno davvero male, cerca con tutte le forze di dimenticare.

solo che cosi facendo si va a finire tutti quanti nella merda. anche quei pochi che, invece, ricordano. anche per gli altri.
rom ha detto…
Grazie per la tua presenza, la tua generosa intelligenza, Fabio.
Amnesia... o amen e sia?
Penso sia vero quello che dice modesty: è rimozione attiva. Proposta attiva, mirata, di una forma di "rimozione". Rimozione forzata. Siamo stati addestrati a questo da un continuo, pervasivo, metodico "lavaggio del cervello": con la televisione. Ogni pausa pubblicitaria durante lo scorrere normale di un racconto di qualcosa, di un avvenire di qualcosa, fosse anche il più leggero dei film, ha prodotto, indotto e insegnato, una rottura, uno scivolamento, uno splitting, una deviazione, una piccola "dimenticanza" da dissociazione, da scissione progressiva.
E' stata coltivata una schizofrenia di massa. Ci hanno insegnato a guardare le immagini di cose terribili e un attimo dopo trovarci davanti al sorriso frastornante dell'immagine di qualcuno che ci proponeva un certo dentifricio, o l'ultimo modello di automobile o le meraviglie di quella carta igienica o batteria ricaricabile. Ci hanno addestrato all'amnesia, al sorriso ebete, all'ipnosi davanti alle vetrine, alla sopportazione di ciò che troveremmo altrimenti insopportabile.
fabio r. ha detto…
@daniele: l'onore, ed il piacere, è tutto mio, credimi...
@mariarosiaria: vedo e leggo che anche tu sei nel novero degli happy few che ricordano eh?
@Bak: già.... peccato che sia un ritorno un po' amaro oggi!
@Ornella: non me ne parlare.. io all'estero parlo tedesco ed inglese...
@modesty: amnesia attiva, bel concetto!
@Rom: grazie a te per la pazienza nel leggere e commentare, altro che! è vero, viviamo di frame televisivi, non di tempo reale!
Simona Ferlini ha detto…
Grande Fabio, sempre illuminanti le tue note!
Sulla memoria, qua, non è questione di italiani, per una volta, o colpa degli italiani. L'operazione politica, e mediatica, è esattamente questa: creare un tale rumore, una tale messe di contraddizioni, che nessuna notizia è più rilevante, o credibile, figuriamoci degna di memoria. E' disinformazione, ben strutturata e ancora meglio attuata.
Il vero messaggio, diceva Chomsky, è il frame, la cornice in cui l'insieme dei messaggi è circoscritto, e che l'insieme dei messaggi ha in comune e circoscrive. 4ma mi hanno appena detto che le citazioni sono l'anticamera dell'ignoranza :-(
ciao
S.

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