Top Five

Mentre riordinavo qualche libro, nel (vano) tentativo di dare un ordine al caos, ho ripescato Alta Fedeltà, di Hornby, e mi sono riletto con gusto alcune tra le famose liste "top five" di Rob.

La lista, o meglio la mania la classificatoria è un procedimento mentale che mi è noto, anzi direi che rappresenta un po' una costante algebrica del mio stesso io, ed allora leggendo il libro (anni fa') mi sorpresi a ridere di gusto, ma anche a confrontarmi - leggermente turbato - con il protagonista...

Se penso alla lista, anzi alle liste, mi vengono in mente i milioni di post it che ho usato (e tuttora utilizzo) nella mia vita per catalogare, ricordare, appuntare idee, cose da fare, libri, files del pc ecc ecc..
Sono un tipo abbastanza sistematico io! Diciamo che sfioro il comportamento ossessivo-compulsivo, e temo che da qui a pochi anni mi ritroverò circondato di foglietti ben compilati ed ordinati, dove la mia intera esistenza sarà ridotta ad una semplice, oggettiva, surreale lista di cose fatte e non.

Però - a parte questo tratto personalissimo e vagamente psicotico - la lista/classifica ha il suo fascino: è quello degli Enciclopedisti, dei primi uomini della modernità, di coloro che - seguendo Kant - tendevano a classificare l'intero universo, un po' come dei vecchi rabbini che studiano il talmud, nella speranza di trovarvi la chiave matematica di Dio.
Ripeto: le classifiche hanno un loro fascino, e si prestano bene ad essere documentate, filmate e - perchè no - derise!

Un bel libro di Umberto Eco (la vertigine della lista) cerca oggi di fare il punto su questa mania classificatoria nella storia, nella letteratura e nelle scienze. Come Eco scrive nella prefazione:

"Ci sono liste che hanno fini pratici e sono finite, come la lista di tutti i libri di una biblioteca; ma ve ne sono altre che vogliono suggerire grandezze innumerabili e che si arrestano incomplete ai confini dell'indefinito. Come mostra questo libro e l'antologia che esso raccoglie, la storia della letteratura di tutti i tempi è infinitamente ricca di liste, da Esiodo a Joyce, da Ezechiele a Gadda"

Nei libri quindi (penso ad esempio alla lista di Robinson Crusoe appena giunto sull'isola), ma anche nella musica (il Don Giovanni di Mozart compila il suo catalogo di amanti!) e poi nel cinema dove - oltre alla versione di High Fidelity - penso alla celebre lista (top ten in questo caso) da Manhattan di Woody Allen, che ho amato alla follia...

In definitiva, l'unica lista che non compilerò (ne sono stra-sicuro) sarà quella di nozze!

Commenti

ziamaina ha detto…
Bellissimo film, da guardare e riguardare, soprattutto se si ama la VERA musica.
Non sono una che stila classifiche di alcun genere: il mio è piuttosto un desiderio di simmetria, armonia, di "cosmòs", per dirla alla greca. Tipo mettere matite colorate in ordine di sfumatura od oggetti di vario tipo in ordine di grandezza.
Quanto alle mania per le liste, che sia forse un tentativo di fare ordine FUORI quando DENTRO abbiamo irrimediabilmente un gran casino?
Bel post: ed ottima conclusione, che condivido in pieno.
Buona domenica...
Curly ha detto…
Ho letto il libro, ma non è uno dei miei preferiti di Hornby. Non sapevo avessero fatto un film... :-)
Greis ha detto…
Ecco...ora nella lista dei lettori sostenitori del tuo blog, ci sono anch'io!
:-)
fabio r. ha detto…
@xiamiana: mi sa che ci hai azzeccato...
@daisy: il film è carino, mail libro è meglio!
@grace: grazie della lista!! anch'io mi aggrego!

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