Die Blaue Blume (il fiore azzurro)
Die Eltern lagen schon und schliefen, die Wanduhr schlug ihren einförmigen Takt, vor den klappernden Fenstern sauste der Wind; abwechselnd wurde die Stube hell von dem Schimmer des Mondes. Der Jüngling lag unruhig auf seinem Lager, und gedachte des Fremden und seiner Erzählungen. »Nicht die Schätze sind es, die ein so unaussprechliches Verlangen in mir geweckt haben«, sagte er zu sich selbst; »fern ab liegt mir alle Habsucht: aber die blaue Blume sehn' ich mich zu erblicken. Sie liegt mir unaufhörlich im Sinn, und ich kann nichts anderes dichten und denken. So ist mir noch nie zumute gewesen: es ist, als hätt ich vorhin geträumt, oder ich wäre in eine andere Welt hinübergeschlummert; denn in der Welt, in der ich sonst lebte, wer hätte da sich um Blumen bekümmert, und gar von einer so seltsamen Leidenschaft für eine Blume hab' ich damals nie gehört. Wo eigentlich nur der Fremde herkam? Keiner von uns hat je einen ähnlichen Menschen gesehn; doch weiß ich nicht, warum nur ich von seinen Reden so ergriffen worden bin; die andern haben ja das nämliche gehört, und keinem ist so etwas begegnet. Daß ich auch nicht einmal von meinem wunderlichen Zustande reden kann! Es ist mir oft so entzückend wohl, und nur dann, wenn ich die Blume nicht recht gegenwärtig habe, befällt mich so ein tiefes, inniges Treiben: das kann und wird keiner verstehn.
I genitori erano già coricati e dormivano, la pendola batteva il suo monotono tempo, alle finestre scricchiolanti gemeva il vento; la stanza era a tratti rischiarata dal lume della luna. Il giovane se ne stava inquieto nel suo giaciglio e ripensava allo straniero e ai suoi racconti. Non son già i tesori che hanno risvegliato in me un così ineffabile desiderio, si diceva; ogni cupidigia m'è aliena: ma io agogno di vedere il fiore azzurro. Esso mi sta di continuo nel cuore, e ad altro non posso pensare. Mai ancora avevo provato qualcosa di simile: è come se avessi sognato, o piuttosto se mi fossi addormentato in un altro mondo; che in quello in cui ho vissuto fin qui chi si sarebbe preoccupato di fiori, né mai ho sentito prima di così portentose passioni per un fiore. Donde appunto veniva lo straniero? Nessuno di noi ha mai veduto un tale uomo; pure, non so perché soltanto io sia stato così preso dai suoi discorsi; gli altri hanno ascoltato le medesime cose, e a nessuno è capitato alcunché di simile. E non poter neanche parlare del mio stato meraviglioso! Mi sento rapito, e solo quando il fiore non m'è del tutto presente provo un così profondo, intimo impulso: questo nessuno potrebbe capirlo……..
(Novalis: Heinrich von Ofterdingen)
Commenti
Daniele
la tua barzelletta mi ha fatto morire dalle risate.........sempre se vista la demenza l'ho capita hahahah
un bacio della buonanotte
Anche io voglio il fiore azzurro....
Bella la barzelletta e le vignette sui gatti e Charlie Brown. Grazie per avermi fatto sorridere.
Buon fine settimana e salutoni anche alla truppa Felix + Madame + Pirinkicco + Susy e Regina
@Poeta: grazie! beh vi intendete tra esperti..
@Suysan: grazie altrettanto madame!
@Moky: I'm fed up and pooped!!
@Ladycocca: io al liceo ancora ci sto!
@desa: è un piacere
@museum: è mio il piacere, mio!!
@Koala: non ti sei sbagliata, non preoccuparti..è che ogni tanto le lingue si intrecciano!
@Irene: buom weekand anche a te da tutta la truppa animale (padrone compreso)
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