Il soldato
La fine dell'anno scolastico si avvicina a grandi passi ed il mio programma di letteratura tedesca si comprime come una molla. Restano 2 lezioni per riassumere un anno di chiacchiere - sperando che qualche traccia sia rimasta - quindi accellero, mio malgrado, su uno degli argomenti che più amo, e che spesso è fonte di riflessioni ancora attuali.
Domani, al liceo, parlerò brevemente della cosiddetta "Trümmerliteratur", ovvero della letteratura dell'immediato dopoguerra (1945 - 1949) in Germania, e vorrei farlo con la lettura di una semplice poesia, quasi un haiku, lacerante e crudele nella sua essenzialità.
L'autore (molto sfortunato in vita..) è Wolfgang Borchert, e queste le sue parole, dure come una lastra d'acciaio:
Als der Krieg aus war, kam der Soldat nach Haus.
Aber er hatte kein Brot.
Da sah er einen, der hatte Brot.
Den schlug er tot.
Du darfst doch keinen totschlagen, sagte der Richter.
Warum nicht, fragte der Soldat.
(Quando la guerra finì, il soldato tornò a casa. / Ma non aveva pane. / Allora vide uno che aveva il pane. / E lo uccise. / Tu non devi uccidere , disse il giudice. / Perchè no, chiese il soldato)
Domani, al liceo, parlerò brevemente della cosiddetta "Trümmerliteratur", ovvero della letteratura dell'immediato dopoguerra (1945 - 1949) in Germania, e vorrei farlo con la lettura di una semplice poesia, quasi un haiku, lacerante e crudele nella sua essenzialità.
L'autore (molto sfortunato in vita..) è Wolfgang Borchert, e queste le sue parole, dure come una lastra d'acciaio:
Als der Krieg aus war, kam der Soldat nach Haus.
Aber er hatte kein Brot.
Da sah er einen, der hatte Brot.
Den schlug er tot.
Du darfst doch keinen totschlagen, sagte der Richter.
Warum nicht, fragte der Soldat.
(Quando la guerra finì, il soldato tornò a casa. / Ma non aveva pane. / Allora vide uno che aveva il pane. / E lo uccise. / Tu non devi uccidere , disse il giudice. / Perchè no, chiese il soldato)
Commenti
Te l'avranno già detto in centomila, ma complimenti per il tuo lavoro, uno dei più importanti del mondo (e in Italia uno dei meno considerati...)
Chico
il tuo blog è molto interessante........il mio ..bhè.... io ho un blog dedicato alla cucina..la mia cucina.... se ti va qualche volta passa a trovarmi mi farebbe piacere! ciao Pippi
Deine Schueler werden doch froh sein?!
Busserl, bis bald!
Un bacio collega.
fossero tutti cosi i prof...
devo dire che la poesia un certo effetto l'ha avuto sui ragazzi...un po' spiazzante ma interessante.
@Suysan: sono curioso, ora vado a vedere..
credo che tornerò spesso sul tuo blog, mi piace leggere di letteratura, inizialmente quando ho attivato per la prima volta un blog credevo di essere fuoir dal mondo perchè avevo interessi diversi dai soliti, invece ho scoperto un mondo vero fatto di libri, poesie e arte....
Molto bella la poesia, anche triste, ma vera.
Alla prossima prof
Mary
Saluti dalla tropicale Heidelberg