Settembre

Anticipo un po' i tempi.

Oggi è l'ultimo sabato di Agosto, quindi Lunedì l'inizio della settimana coniciderà perfettamente con l'inizio del nuovo mese.

E non è un mese comune: Settembre. Per me è speciale, sotto tanti punti di vista.

Per chi lavora nel mondo dell'istruzione (Scuola, Università ecc...) è un po' come fosse capodanno: la routine ricomincia, le aule ed i libri si riaprono, proprio come quando eravamo studenti, quasi che il tempo non fosse passato. Mai.

Se è vero che le ferie sono finite già da un po' (per molti altri), è però solo a Settembre che abbiano la percezione del passaggio, del ritorno.

Ritorno ai colori tiepidi che preannunciano l'autunno, all'aria fresca della mattina e della sera, alle prime piogge catartiche che - dopo l'estate torrida - sembrano rigenereare la terra, e gli spiriti.

A me piace anche guardare la pioggia da dietro la finestra, attendendo magari l'arcolabaleno che inevitabilmente segna la fine del temporale improvviso, prima di riuscire in giardino, in strada, rinfrescato nel naso e nella testa...

Settembre profuma già d'erba umida, dell' uva che si fa mosto, di carbone acceso per gli ultimi grill all'aperto ed i primi arrosti casalinghi, con il fumo che esce ancora timido dai camini.

A Settembre il quotidiano prende spessore, e l'estate appena alle spalle ne perde un po', entra nei ricordi felici di un anno passato, ed allora si prende tempo (nel pomeriggio più breve) per risitemare cassetti e foto, souvenirs e calzini.

Settembre è il 9, un numero magico, i cui multipli sommati tra loro, come risultato daranno sempre e di nuovo 9, in una sorta di danza ipnotica, impossibilitati a fuggire dalla malìa dell'archetipo.

Una malìa che conosco bene, visto che vidi la luce in questo strano mondo, ormai molti anni fa' (troppi), proprio alle 9 di una mattina del 9° giorno del 9° mese.

A Settembre.

Ahi settembre mi dirai / quanti amori porterai / le vendemmie che faro', / ahi settembre tornero'. / Sono pronto e tocca a me, / l'aria fresca soffiera' / l'armatura non l'avro', / ahi settembre partiro'. /

Mentre il giorno sparisce / primavera verra' / sara' dolce e nervosa / ma non mi scappera' / saliro' sul battello / e non la fuggiro' / saro' avvolto per sempre / e la bacero' / e i suoi lunghi capelli / non li rivedro' piu / 'ahi settembre lontano,/ dalle un bacio per me. / La tempesta di neve / non mi sorprendera' / ahi settembre che sara' /

Lascio tutto a te, / dille del mio amore / dille che se puo' / io potro' aspettare / l'accompagnero',/ dentro il mio giardino / sempre la terro', da vicino, sempre, sempre. /

Ed un giorno mi disse / entra ti aspettero' / ma il nemico da sempre / si cattura cosi'/ apri bene la porta, / fallo entrare da te / lei l'ha fatto settembre, / lei l'ha fatto con me....

(Alberto Fortis)