To my sister
Ho letto un post di Suysan dove si parla di figli unici e di fratellanze, delle differenze e delle affinità, di gruppo e di solitudini.
Leggo di famiglie a dir poco numerose e dei rapporti tra fratelli e sorelle.
La cosa è interessante e divertente, come sempre, soprattutto per chi - come il sottoscritto -ha vissuto un'esistenza solitaria da figlio unico (mi viene in mente la battuta da non ricordo quale film: "da piccolo stavo sul cazzo persino al mio amico immaginario ...non parlava mai con me"), coccolato, viziato ma in fondo invidioso dei cugini plurimi, delle altre famiglie di casa con 2 o 3 figli...
Poi ho riflettuto un attimo: in realtà una sorella, per qualche giorno, ce l'ho avuta.
Era più piccola di me, di 3 anni, aveva anche un bel nome: Livia. Purtroppo è morta dopo appena 2 giorni dalla nascita.
Ricordo solo vagamente mia madre col pancione ed un ospedale, poi però i miei -forse per non turbarmi - smisero di parlarne.
Ogni tanto vado a trovarla, alla sua minuscola tomba, dove leggo il suo nome ed il mio cognome, porto un fiore e ci parlo un po': le chiedo (mi chiedo) come sarebbe stata la mia vita con un contrappeso al mio egocentrismo. Sicuramente migliore.
Lei avrebbe potuto essere la mia coscienza, il mio est, il mio sud.
Mi piace l'idea che avremmo passato tempo a chiacchierare dei suoi ragazzi, e delle mie cotte senza speranza, e forse oggi sarei uno zio orgoglioso, ed i miei finalmente nonni (con me hanno rinunciato con sobria rassegnazione...), avrei gradito anche le litigate, avrei potuto urlare ed aprirmi, senza far crescere l'ulcera della furia repressa, ogni tanto...
Anche questa mattina sono passato per un saluto. Era il suo compleanno.
Ciao Livia.
Commenti
Io sono figlia unica e, come te, non ho avuto la possibilità di vivere l'esperienza della fratellanza o della sorellanza. Ricordo che quand'ero piccola chiedevo disperatamente un fratellino o una sorellina a mamma e papà... solo anni dopo seppi di quanto fu complicato per mia madre portarmi in grembo... al punto che non si sapeva se sarebbe riuscita a darmi alla luce... al punto che non potè avere più figli.
Spero di cuore di diventare anch'io mamma... e mi auguro non di un solo figlio...
Anch'io sono figlio unico e nel mio passato c'è una storia simile alla tua. Pure io mi sono chiesto molte volte come sarebbe stato....
Un saluto.
Un fiore anche da parte mia per lei, ed un bacio per te.
davvero emozionante il tuo post e mi permetto di mandarti un abbraccio virtuale sincero.
apprezzalo da chi tocca cn mano l'importanza di un fratello e una sorella e si sforza di capire come sarebbe stato senza di loro
Ne ho appena raccolto un po' le porto a livia
A te un forte abbraccio, profumato di campo
lieve come la tua sensibilità
forte come il tempo che si annulla quando tu parli con lei...
buonanotte
Si no avessi avuto un fratello sarebbe altra persona, sono sicura. Mio fratello nacque perche mia mamma voleva 5 -5!!!- figli, e lui por poco li costa la vita. Grazie mamma!
Un abbraccio.
un abbraccio a te e un pensiero a lei
Sei un tesoro!
:-)
Io non sono figlia unica ma non ho mai avuto una sorella. L'ho però desiderata con tutta l'anima. Ricordo sere sedute sulle scale fuori dall'appartamento, da piccola, in sciopero per una sorella ma non è mai arrivata :-).
E in tutte le donne ne vedo una e mi ci attacco fortemente.
Ma la cosa che fa ridere è che ogni tanto mio fratello lo chiamo sorella. :-D
Tutto sommato, non figlio unico.
Ti abbraccio forte, Fabio. E scusa la mia lunga assenza dal tuo blog.
(Ma lo sono stata anche dal mio).
Come anch'io sono figlia unica, avrei tanto desiderato un fratello o una sorella, ma non è stato possibile.
Un abbraccio caro Fabio