Universi paralleli
...ovvero: come una semplice notizia scientifica può scatenare una reazione a catena di pensieri, sensazioni e musica.
La notizia non è nuova, ma oggi pomeriggio l'ho ascoltata alla radio in uno dei miei frequenti momenti catartici (nel caso specifico: ero immerso nella vasca da bagno in contemplazione della schiuma cercando di farmi passare un mal di testa galattico, ed in questo caso la mente inizia a fluttuare per leggittima difesa...) ed allora tutto ha assunto una luce nuova.
L'universo si sta ancora espandendo!
La prima reazione: "Bene, allora finalmente troverò un parcheggio al centro!"
Ma ammetto di aver rubato la battuta a Woody Allen....
Poi ho pensato alle galassie, ai pianeti, alle nebulose ed a tutte quelle cose che sfuggono persino alla mia fervida immaginazione. E quindi - visto che il pensiero dell'infinito non migliorava la mia emicrania - ho ristretto il campo ad un pensiero più vicino: la nostra cara via lattea, ed i pianeti.
Già, i pianeti... Giove ad esempio, bello grosso e visibile, sicuramente non un pianeta che assocerei al romanticismo, forse anche per timore reverenziale, visto che porta il nome del Dio assoluto. Sono più propenso a fantasticare di Venere, oppure Saturno, con tutti quei cerchi (le mie emicranie...), eppure...eppure c'era qualcosa, un suono, una musica che associavo a Giove, ed ecco il parallelismo:
Una delle canzoni d'amore che reputo tra le più belle degli ultimi anni. Il gruppo si chiama (si chiamava? non so nemmeno se esistano ancora, ma questa canzone è immortale per me...) i Train ed il pezzo Drops of Jupiter.
Ecco un paio di versi che ben si addicono a questi strani pensieri universali....
"now that she's back in the atmosphere with drops of jupiter in her hair hey, hey hey she acts like summer and walks like rain reminds me that there's time to change, hey, hey hey
since the return from her stay on the moon she listens like spring and she talks like june, hey, tell me did you sail across the sun did you make it to the milky way to see the lights all faded and that heaven is overrated tell me,did you fall for a shooting star one without a permanent scar and did you miss me while you were looking for yourself out there....."
non potevo tralasciare la musica però, quella che ha fatto da filo conduttore a tutti questi strani pensieri emicranici.....
Dedicata a tutti quelli che almeno una volta hanno sognato di vedere il mondo dall'alto.
La notizia non è nuova, ma oggi pomeriggio l'ho ascoltata alla radio in uno dei miei frequenti momenti catartici (nel caso specifico: ero immerso nella vasca da bagno in contemplazione della schiuma cercando di farmi passare un mal di testa galattico, ed in questo caso la mente inizia a fluttuare per leggittima difesa...) ed allora tutto ha assunto una luce nuova.
L'universo si sta ancora espandendo!
La prima reazione: "Bene, allora finalmente troverò un parcheggio al centro!"
Ma ammetto di aver rubato la battuta a Woody Allen....
Poi ho pensato alle galassie, ai pianeti, alle nebulose ed a tutte quelle cose che sfuggono persino alla mia fervida immaginazione. E quindi - visto che il pensiero dell'infinito non migliorava la mia emicrania - ho ristretto il campo ad un pensiero più vicino: la nostra cara via lattea, ed i pianeti.
Già, i pianeti... Giove ad esempio, bello grosso e visibile, sicuramente non un pianeta che assocerei al romanticismo, forse anche per timore reverenziale, visto che porta il nome del Dio assoluto. Sono più propenso a fantasticare di Venere, oppure Saturno, con tutti quei cerchi (le mie emicranie...), eppure...eppure c'era qualcosa, un suono, una musica che associavo a Giove, ed ecco il parallelismo:
Una delle canzoni d'amore che reputo tra le più belle degli ultimi anni. Il gruppo si chiama (si chiamava? non so nemmeno se esistano ancora, ma questa canzone è immortale per me...) i Train ed il pezzo Drops of Jupiter.
Ecco un paio di versi che ben si addicono a questi strani pensieri universali....
"now that she's back in the atmosphere with drops of jupiter in her hair hey, hey hey she acts like summer and walks like rain reminds me that there's time to change, hey, hey hey
since the return from her stay on the moon she listens like spring and she talks like june, hey, tell me did you sail across the sun did you make it to the milky way to see the lights all faded and that heaven is overrated tell me,did you fall for a shooting star one without a permanent scar and did you miss me while you were looking for yourself out there....."
non potevo tralasciare la musica però, quella che ha fatto da filo conduttore a tutti questi strani pensieri emicranici.....
Dedicata a tutti quelli che almeno una volta hanno sognato di vedere il mondo dall'alto.
Commenti
Mi piace molto la canzone. E credo che Train ancora esiste.
Si è vero che l'universo ancora si espande mi sembra che come un palloncino di gomma qualche giorno ... BUMMM!!!
IO sogno con viaggiare in una mongolfiera e vedere il fiume Uruguay dall'alto.
Un bacio.
però la canzone mi piace molto
Non conosco il gruppo e pensare di vedere il mondo dall'alto mi fa tornare le vertigini.
Qualche volta pero' sogno di volare.
Cmq per ora pensiamo alla Terra che invece sembra essere in fase di implosione.
Ciao Fabio!
Daniele il Rockdichter
ok. allora avrò un po' di tepo in più per cercare il famoso parcheggio al centro...
Grazie per i commenti, troppo gentili!
Baci.
Un bacio, Umbrianer Dichter!