Frammento poetico
Nell'intenzione di queste pagine c'è - già nel titolo - il richiamo ad un'opera letteraria che proprio sui frammenti e sulle libere citazioni trova fondamento. Seguendo le orme dell'amico Bertold Brecht, anche Walter Benjamin infatti decise che la modernità dovesse nutrirsi di citazioni, di edizioni e note, giocando a decontestualizzararle e poi ri-contestaulizzarle come in un patchwork.
Voglio seguire questa linea, e quindi alternando testi inediti e citazioni, oggi voglio chiudere la mia giornata con un testo edito, addirittura celeberrimo. Una poesia di quello che forse è stato il più grande poeta del 900 di lingua tedesca: Rainer Maria Rilke. Il testo è dedicato ad una pantera, ed io qui lo voglio dedicare ad ogni animale che soffre per la propria cattività, non cercata, mai accettata. A tutti gli amici (anche trai blogger ce ne sono molti, e ne sono felice) che amano gli animali. Questa è per tutti noi:
Der Panther
Im Jardin des Plantes, Paris
Sein Blick ist vom Vorübergehn der Stäbe
so müd geworden, daß er nichts mehr hält.
Ihm ist, als ob es tausend Stäbe gäbe
und hinter tausend Stäben keine Welt.
Der weiche Gang geschmeidig starker Schritte,
der sich im allerkleinsten Kreise dreht,
ist wie ein Tanz von Kraft um eine Mitte,
in der betäubt ein großer Wille steht.
Nur manchmal schiebt der Vorhang der Pupille
sich lautlos auf -. Dann geht ein Bild hinein,
geht durch der Glieder angespannte Stille -
und hört im Herzen auf zu sein.
Im Jardin des Plantes, Paris
Sein Blick ist vom Vorübergehn der Stäbe
so müd geworden, daß er nichts mehr hält.
Ihm ist, als ob es tausend Stäbe gäbe
und hinter tausend Stäben keine Welt.
Der weiche Gang geschmeidig starker Schritte,
der sich im allerkleinsten Kreise dreht,
ist wie ein Tanz von Kraft um eine Mitte,
in der betäubt ein großer Wille steht.
Nur manchmal schiebt der Vorhang der Pupille
sich lautlos auf -. Dann geht ein Bild hinein,
geht durch der Glieder angespannte Stille -
und hört im Herzen auf zu sein.
Rainer Maria Rilke, September 1903
LA PANTERA
Jardin des plantes, Paris
Il suo sguardo s’è fatto così stanco
al passar tra le sbarre, e più non fissa.
Le sembra che le sbarre siano mille
e dietro mille sbarre nessun mondo.
La morbida andatura di quei passi
forti e flessuosi, che in piccoli cerchi
si volge, come danza d’una forza
intorno a un centro,
Jardin des plantes, Paris
Il suo sguardo s’è fatto così stanco
al passar tra le sbarre, e più non fissa.
Le sembra che le sbarre siano mille
e dietro mille sbarre nessun mondo.
La morbida andatura di quei passi
forti e flessuosi, che in piccoli cerchi
si volge, come danza d’una forza
intorno a un centro,
in cui stordito s’erge un gran volere.
Solo a volte sale
in silenzio della pupilla il velo.-
E un’immagine v’entra, ed attraverso
le membra in tacita tensione passa-
e si spegne nel cuore.
in silenzio della pupilla il velo.-
E un’immagine v’entra, ed attraverso
le membra in tacita tensione passa-
e si spegne nel cuore.
Commenti
ps Anche io ho una citazione di R.M.Rilke in fondo al mio blog! E' su di Roma, trovo che abbia colto un lato della mia città che sfugge a tanti: la luce delle acque che si riflette sui palazzi.
Una bellissima poesia. Bravo!!
@hikaru: benvenuti nel blog ed a narni, penso che ci conosceremo sooner or later, la città non è una metropoli (l'avrai notato...)
@maria: sapevo che la poesia ti sarebbe piaciuta, Rilke è tra i miei preferiti. A presto