The no-asshole rule: il metodo antistronzi
In questi giorni "de foco" (come dicono a Bolzano) passo da un consiglio di classe ad uno di facoltà con una facilità disarmante. I miei poveri occhi miopi iniziano a subirne le conseguenze, ed il mio spirito si fiaccca vieppiù (bella questa eh?) di scrutinio in scrutinio...
Questa è la fase dell'insegnamento che più ci rende simili alle macchinette del caffè: qualcuno mette i soldi (i voti), spinge il pulsante (il registro) ed ecco che esce il caffè (il giudizio). Ma invece di un forte arabica esce - come sempre - una brodaglia marroncina. Alla faccia della Montessori e di Barbiana!!
L'elemento di disturbo ulteriore in questi casi è rappresentato dalla presenza costante (in un gruppo variegato di consimili con pari facoltà mentali ) dell'eccezione costituita dallo Stronzo (Asshole in lingua shakespeariana). Esso si cela sotto mentite spoglie, ma è subito individuabile: da piccoli tic, atteggiamenti, persino dai silenzi allarmanti prima dell'emissione del suo giudizio, teso di norma ad affossare ogni velleità comunicativa e/o residua speranza di salvare giovani menti dall'onta di un 3 (o una bocciatura all'università).
Finalmente però mi sono preparato: ho approfittato del 2° emendamento USA (diritto di portare armi) e mi sono procurato una copia dell'imperdibile libro di Bob Sutton: Il metodo antistronzi. Della serie conosci il tuo nemico!!
Eccone una breve sinossi (tratta da IBS) con il vivo consiglio di acquistarne (o farsene prestare) una copia, un invito che estendo a chiunque - in un modo o nell'altro - subisca pressioni da personaggi simili nella vita (tutti noi?):
Questo libro è dedicato a chi sul posto di lavoro subisce abusi di ogni tipo da parte di superiori e colleghi e a tutti coloro i quali hanno il potere e il dovere (oltre che l'interesse) di cambiare le cose. In questo volume, di grande leggibilità e al contempo condotto con estrema serietà nei contenuti e ricchezza di esempi, Robert I. Sutton affronta il problema del mobbing da un punto di vista originale: le conseguenze economiche che esso provoca alle aziende. Gli "stronzi" - un termine che non consente eufemismi, come sostiene l'autore - provocano danni enormi non solo alle loro vittime ma anche alla performance aziendale nel suo complesso, a tutti quelli che ne subiscono di riflesso gli effetti e, non ultimo a se stessi. (...) Sutton non si limita però alla sola analisi della situazione ma fornisce, in termini chiari e inequivocabili, suggerimenti pratici sia ai dipendenti che ai manager per creare un luogo di lavoro vivibile e veramente produttivo. Ricco di umorismo e di un sano buon senso, il volume vuole essere rigoroso dal punto di vista tecnico/pratico/scientifico pur non essendo un freddo manuale di management.
P.S. il link di Bob Sutton è incluso qui sotto tra i miei favoriti
Commenti
Mi fido del tuo giudizio positivo...
alla direttrice della scuola dove lavoro. Ci sono molti gli stronzi che fanno l'ambiente irrespirabile alcune volte.
Ciao e pazienza.
@maria: gli stronzi non conoscono latitudini, purtroppo...
Il tuo post mi ricorda "Ex cattedra" di Domenico Starnone :)
@Simona: dovresti veramente darci un'occhiata, believe me!