Ben venga Maggio
L'aria è pregna di festa ormai. La città, la mia città - Narni of course - si sta lentamente trasformando nella principessa delle favole medievali.
Odori di forni a legna, di focaccia e di arrosti in preparazione nelle Taverne ormai assediano i vicoli e le strade, facendosi largo, a stento, tra le bandiere issate tra palazzo e palazzo, a segnare confini atavici eppure effimeri.
I tre Terzieri riscoprono il proprio territorio. Affabili cittadini, da sempre amici o colleghi, si ritrovano su fronti opposti, pronti a darsi battaglia nell'agone, in difesa di nuovi eppure antichissimi colori e stendardi civici..
Si scelgono con maggior cura le strade da percorrere e quelle da evitare, per paura di agguati e scherzi da prete ai danni dei contradaioli nemici..
La colonna sonora del tramonto colorato di nuovole e sole è il ritmico rullare dei tamburi che fanno capolino dalle sedi delle contrade. Il lungo mormorio, sordo eppure ipnotico, di bacchette pesate su pelli di tamburo è da sempre - da 40, 100, 1000 anni ormai - il leit motiv della Festa, la ninnananna del presente che sfugge e che apre le porte al nostro Medioevo.
La corsa (l’unica per i narnesi, senza inutili aggettivazioni ) si trasorma per Narni nell’ inatteso Principe azzurro venuto a svegliare la bella Rosaspina da un coma vigile, visto che la fiamma dell’identità storica del paese non si era mai completamente spenta, ma covava sotto le ceneri del miracolo industriale.
Allora ci si rende conto che il miracolo di Maggio prende vita sotto i nostri occhi.
Da sempre, sin dai primi vagiti in piazza i narnesi sembrano in attesa di eroi da emulare, di biciclette da trasformare in epici destrieri con cui correre in Piazza Cajola, al suono di improbabili fustini di Dixan percossi da altrettanto dubbiosi tamburini, sognando un futuro fatto di sfide all’ultimo sangue con gli sporchi Mezulani o gli infidi Fraportani, meditando assalti armati contro i terribili Santamariani (aggettivo che non ha mai avuto vita facile…), oppure uniti contro i traditori ternani, ancora memori dello sgarbo leggendario in occasione del Sacco della città.
L’emulazione di allora cresce nel tempo, e molti di quei mocciosi avvolti in braghe e lenzuoli che hanno razziato allora le lavatrici, sfidando l’ira dei genitori, oggi sono al timone della festa, possono oggi essere fieri di avere qualcosa in più: la consapevolezza di aver visto un sogno avverato, ed in questi tempi non è cosa da poco.
Commenti
Grazie del commento al mio blog :)
Mille baci F.
All'arrembaggiooooooooo!!!!
un abbraccio
Besito
Qui ci sognamo tutto questo, un vero peccato! Busserl
Gran bel post l'ho letto tutto d'un fiato!
Ciao
Daniele
sai che hanno una gara molto simile ad oristano?La Sartiglia..
bello!
senti ma si organizza una bisboccia per giugno piuttosto?
qualche chiarimento è dovuto:
la corsa all'anello è storicamente legata alle celebrazioni medievali in onore del santo patrono Giovenale, celebrato il 3 Maggio. E' un palio storico, che vanta molti secoli di continuità e 40 anni di storia moderna alle spalle.
(chi volesse può avere più info qui: www.corsallanello.it), è la fucina di tanti giovani storici locali (tra cui molto modestamente anch'io..) che grazie ad un evento folcloristico ha riscoperto le proprie radici.
D'altronde l'aspetto medievale della città è indubbio (basta guardare le foto del mio blog, in my town) e noi cittadini un po' rozzi e molto "campanilisti" non possimo che esserne influenzati...
Io ne soo stato a lungo artefice in varie vesti: da piccolo scimmiottavo i tamburini (massima aspirazione giovanile..) per poi diventarne uno, e pure bravino. Poi fo fatto carriera, per coì dire: responsabile musici, regista di spettacoli teatrali, modesto attore, responsabile storico di tutta la festa (cioè dai cortei agli spettacoli, con un budget a disposizione di 50.000 euro...bbrrr ho ancora i brividi di paura a pensarci..) per poi concludere la mia eperienza sul cmpo 2 anni fa'. Un po' per stanchezza anche fisica, ed un po' per lasciare spazio a forze più giovani, anche se qualcuno mi rivorrebbe nell'organizzazione...
Il bello di una festa come questa è anche nella possibilità di incontrare tanta gente in Italia ed in Europa che ama le stesse cose e che fa manifestazioni storiche simili..
Narni è socio fondatore della Federazione storica Italiana (di cui io ero rappresentante, vedi: http://www.feditgiochistorici.it/) e così si viaggia a vedere altre città ed altre tradizioni storiche, si discute animatamente di cavalli e taverne, si studiano documenti medievali e ci si diverte, dimenticando gli affanni dell'oggi. Almeno per un po'.
Insomma un bel modo di passare le giornate.
tra qualche giorno ritornerò seull'argomento e - chissà - forse posterò anche qualche mia vecchia foto, polverosa, in costume per il vostro (e mio) ribrezzo :-D
un saluto
Daniel
splendida dama dell'anello
bellissime foto
decisamente viene voglia di venirti a trovare!
un abbraccio