Pezzi del mio mondo
Oggi faccio outing. In qualche blog, tempo fa', mi imbattei in un simpatico "meme" (o automeme, non ricordo..) in cui si chiedeva al blogger di presentarsi attraverso delle immagini di oggetti "domestici" che lo rappresentassero meglio.
Bene, partendo da questo spunto mi sono guardato attorno, nel mio studio ed ho subito incrociato il mio sguardo con ciò che io chiamo - con una certa, ingiustificata, enfasi - il "piccolo scrigno dei viaggi": una scatolina di legno, tipo quelle artigianato-falso-indiano-o-paesi-assimiliati, dove da sempre nascondo i miei personali "souvenirs" di viaggio..
Sia ben chiaro: non i soliti souvenirs comprati nei mercatini (certo, ci sono anche di quelli, ma contano di meno..), bensì quelli "impulsivi", rubacchiati qua e là, senza un preciso ordine, legati all'esperienza, spesso vere e proprie "Madeleines" Proustiane, che richiamano alla memoria un tempo (non più perduto) ed un luogo, e spesso il legame è noto solo a me, al viaggiatore..
Dunque ho selezionato 2 tipi di oggetti: quelli naturali, o manufatti, colti nel luogo durante un impulso cleptomane, e quelli cartacei, ovvero i biglietti d'ingresso per i castelli, o per eventi che ho amato...
Allora, madamine e messeri, il catalogo è questo:
Oggetti:
Bene, partendo da questo spunto mi sono guardato attorno, nel mio studio ed ho subito incrociato il mio sguardo con ciò che io chiamo - con una certa, ingiustificata, enfasi - il "piccolo scrigno dei viaggi": una scatolina di legno, tipo quelle artigianato-falso-indiano-o-paesi-assimiliati, dove da sempre nascondo i miei personali "souvenirs" di viaggio..
Sia ben chiaro: non i soliti souvenirs comprati nei mercatini (certo, ci sono anche di quelli, ma contano di meno..), bensì quelli "impulsivi", rubacchiati qua e là, senza un preciso ordine, legati all'esperienza, spesso vere e proprie "Madeleines" Proustiane, che richiamano alla memoria un tempo (non più perduto) ed un luogo, e spesso il legame è noto solo a me, al viaggiatore..
Dunque ho selezionato 2 tipi di oggetti: quelli naturali, o manufatti, colti nel luogo durante un impulso cleptomane, e quelli cartacei, ovvero i biglietti d'ingresso per i castelli, o per eventi che ho amato...
Allora, madamine e messeri, il catalogo è questo:
Oggetti:
- un sasso strappato alla supposta ( ed inverosimile, alla faccia di Mac Pherson.) tomba del Bardo Ossian, in Scozia;
- Un pezzo della mitica quercia di Robin Hood a Sherwood (per cui quasi rischiai il linciaggio da parte dei solerti guardiani, visto che ho lanciato una moda tra i turisti che a momenti spogliavano il povero tronco...)
- Un sasso da un Dolmen del Burren, pressi cui mi parve di vedere un folletto verde che correva.. (la Guinness??)
- Una pietra strappata al mitico Vallo di Adriano tra Scozia ed Inghilterra (Hic sunt Leones)
- Uno dei primissimi pezzi del Muro di Berlino spicchettato a mano nel Natale del 1989, con un piccolo martello (quasi insignificante rispetto alla commercializzazione di massa del confine poi depredato e venduto in confezioni regalo, di cui allego una foto dal mio ultimo viaggio)
Reperti cartacei:
- Il biglietto da visita del Dott. Sigmund Freud, a Vienna ( visto che mi dicevano: "fatti vedere da uno bravo" sono andato dal migliore!)
- Il biglietto d'ingresso al convento irlandese di Clonmacnoise (un sogno...)
- Un sottobicchiere (Beer Mat) della Tennents zeppo di appunti scritti in un pub ad Edinburgo, al termine del Ghost Tour, scritto voracemente per fermare tutte le idee che mi frullavano in testa (e placate dalla birra)
- Il biglietto d'ingresso al castello di Edinburgo, usato nella stessa occasione
- Il biglietto del Museo del mostro di Lochness (visto che sono andato in pellegrinaggio sulla tomba di Ossian inesistente, da uno psichiatra morto, perchè non visitare un mostro altrettanto implausibile?)
- Il biglietto per la casa natale di Shakespeare a Stratford (il mio obolo al Caronte del mio Ade personale..)
- il biglietto da visita (sic!) di Sherlock Holmes.... ma sarò malato?
Beh, l'immagine che ne esce non è molto confortante: Peter Pan vive e combatte con noi (o almeno con me..) ma non ditelo ai miei studenti...
D'altronde i viaggi sono parti necessarie della mia vita "so far" e senza queste esperienze (da quelle serie alle folli ricerche di fantasmi e personaggi letterari) forse non sarei quello che sono oggi.
Chissà se questa pazzia sarà ripresa da amici bloggers? In questo caso sarei un meme maker ad honorem!!
Commenti
buon fine settimana!!!!!!
Un bacio.
buona domenica!!!
@ladycocca: e perchè no? magara!
@nadia: Hola! Lo sapevo che c'era una frequenza simile :-)
@baol: ma no dai!! ne avrai una miriade da raccontare...no?
@maria: grazie, forse una volta ci penserò...p.s. NON RIESCO PIù A LASCAIRE UN COMMENTO DA TE. NON POSSO CLICCARE PIU' SUI COMMENTI, NON SUCCEDE NULLA PERCHE'?? COSA HAI FATTO? FAMMI SAPERE, GRACIAS
@simona: se ingrandisci la foto c'è l'indirizzo (Bergstrasse) prova a chiamare ore pasti :-)
@Moky: sono stato tentato anch'io di buttare tutto,rinfrescare tutto tipo wet paint, ma non ce l'ho fatta... ebbene sì. sonoun romantico!
grazie a tutti!
Buona Domenica^^
Se adoro l'inverno, il buio ed il gotico in fondo e' merito suo.
Essere traduttrice è uno dei miei Traumarbeit...sto per lasciare l´Austria, dove ho lavorato quest´anno come assistente di lingua italiana, e, una volta terminata la tesi (ma anche prima), vorrei proprio tentare la tua strada...
Mi ha colpito il tuo blog, scritto in italiano, tedesco ed inglese, proprio le lingue che, almeno teoricamente, dovrei conoscere meglio...(ma mi rendo conto di essere ben più preparata in francese che in crucco, ahimè!!!).
Ritornerò presto a curiosare con più calma tra queste pagine; nel frattempo, ti ho aggiunto tra i miei blog preferiti...
Se ami l´Irlanda almeno quanto sembra dalle tue parole...ti divertirai a conoscere le disavventure di un´ex Eramus in terra di lepreuchans!!! :-DDD
Servus, Fabio!
Penny Lane
Affascinante e molto interessante !
PS=nn posso farci nulla io freud nn lo reggo proprio....xchè nn provi reich....molto + vitale e meno rigido!!!
ti abbraccio! :)
Un chiarimento necessario lo devo però a federico (utente irraggiungibile tramite profilo...who are you? boh?): il termine "outing" in questo contesto "frivolo" è chiaramente utilizzato in modo ironico, ed inoltre nell'accezione ormai entrata nella lingua italiana (Dal De Mauro:
ou|ting s.m.inv. ES ingl. il rendere pubblica la propria appartenenza a una categoria oggetto di tradizionale emarginazione),e non in quella inglese.
Believe me, conosco benissimo la differenza... ;-)
In questo caso la "categoria emarginta" a cui faccio ironicamente riferimento è quella degli affetti da sindrome di Peter Pan, essendo io (purtorppo) legato ad una fase giovanile fatta di viaggi e souvenirs che - per età - non dovrebbe più appartenermi, ma in cui, invece, sono ancora invischiato...
E poi, come disse Kierkegaard:
"..Sin dalla prima infanzia una punta di tristezza ha albergato nel mio cuore. Finchè resterà lì potrò rimanere ironico…se la tirate fuori ne morirò…"