Mio zio era un futurista....
Sembrerebbe il titolo di un film, ed invece è vero. E già: ho scoperto di aver avuto uno zio futurista.
Il ramo materno della famiglia quindi ha generato "cinematografari", da mio nonno a mio zio, poi mio cugino, in una tradizione feudale di cui sono di cui conosco da sempre molti dettagli (grazie ai racconti, alle foto ed alle frequentazioni personali nell'ultima fase..), mentre il ramo paterno ha annoverato soprattutto artisti locali, pittori attivi in provincia, noti per opere astratte o al massimo naif.
Almeno questo è ciò che sapevo. Fin'ora. Poi la scoperta: il fratello "pazzoide" di mia nonna, noto in città come un po' strambo, accademico delle arti a Roma, zio Alfio (che mi conobbe appena nato, ma di cui io serbo un vago ricordo infantile) era un Futurista! Addirittura!
Ebbene sì. Anche nella verde, spirituale, Umbria del 900 arrivò il futursmo, soprattutto a Perugia, con Dottori, amico della prima ora di Marineti, e poi nella città dell'acciaio Terni.
Proprio l'acciaio, il ferro, la fabbrica sembrano aver nutrito gli artisti futuristi in questa remota provincia dell'avanguardia, e le frequentazioni romane poi fecereo il resto.
Alfio Catana (lo zio di cui sopra) era noto come scultore neoclassicista, ha riempito la città (Narni) di sculture in bronzo raffiguranti il Grifo (simbolo comunale), oppure monumenti ai caduti, addiritura una fontana recante i versi di D'Annunzio dedicati a Narni, le solite cose insomma...
Questa sua faccia futurista invece mi mancava.
Beh, che dire? Sono sorpreso e persino fiero di questa progenitura Marinettiana....
E' proprio vero: il futuro non è più quello di una volta.
Commenti
Ciao Fabio :-)))
Daniele il Rockdichter
Un bacio
Cosa farai da grande però?
Ti prego, non dirmi l'insegnante, che tristezza...
@Maria: ogni tanto il passato ci sorprende
@Camu; da me i pazzoidi invece non si contano..
@Koala: magari potessi uscirne, penso che ormai sono condannato!