Terrae Motus
Dopo la scossa notturna (che io - fortunatamente - ho appena percepito, vivendo in una palazzotto del 1500 quasi fortificato..) la testa è andata subito al passato, agli altri terremoti che da sempre hanno caratterizzato il mio breve passaggio su questa terra millenaria.
Oggi altre immagini di devastazione, altre facce sconvolte, di vecchi e di giovani, di bambini e ragazze, tutti presi alla sprovvista, come solo un vile nemico può prenderti alle spalle...
Il primo fu nel 1976, in realtà fu catastofico in Friuli, ma anche in Umbria si percepì, e ricordo bene lo shock infantile di svegliarsi (di nuovo fu di notte...) dal letto, vivendo allora al'ultimo piano di un palazzo moderno, ed aprendo d'istinto la porta sul pianerorottolo, vedere le scale che si muovevano innaturalmente sotto di me...
Poi quello dell'Irpinia nel 1980, all'inizio dell'adolescenza, ed in Umbria fu molto più intenso, seppure non come al Sud. In questo caso alle prime scosse seguì un periodo da "sfollati", in campagna, lontani dalla città per paura che il peggio non fosse passato, e lì in una cascina di montagna, con amici, parenti, famiglie allargate, paradossalmente vivemmo un'estate catartica, quasi Decameronica, lontani dalla pesta terrena.
Molti amici persero la casa, altri dovettero vivere per anni in prefabbricati. Noi fummo sicuramente più fortunati..
Poi il 1997, il 26 settembre, alle 11.42 di mattina.
Questa volta non ho nemmeno avuto il tempo di aver paura: ero a scuola, e le pareti dell'aula si fecero improvvisamente strette, le grida dei ragazzi, e noi insegnanti che cercavamo di tranquilizzarli, spostandoli subito sotto gli stipiti delle porte e sotto i banchi, quindi la corsa in giardino, con l'orecchio ai telefonini ed alle radio, e negli occhi le immagini di Assisi ferita e stuprata....
Oggi altre immagini di devastazione, altre facce sconvolte, di vecchi e di giovani, di bambini e ragazze, tutti presi alla sprovvista, come solo un vile nemico può prenderti alle spalle...
Le facce stupite di chi cerca una strada, un palazzo, un vicolo, il negozio, e trova solo macerie e morte.
E poi il calore degli altri: i vigili del fuoco, i volontari, gli splendidi cani della CRI e del soccorso alpino, veri e propri angeli a quattro zampe che si muovono tra sassi e tegole come se fossero in montagna. Ma la montagna è in piazza, la natura è scesa nelle strade.
E l'uomo con tutta la sua potenza e tracotanza, con le sue armi micidiali, i suoi giochi di potere resta lì, immobile, di fronte all'unica realtà:
siamo solo di passaggio su questa terra.
Alcune delle immagini di una terra scossa (fonte: http://www.corriere.it/)
Commenti
Insomma, hai ragione. Siamo solo di passaggio. Questa nostra "madre terra" puo' ancora distruggerci!!
un saluto!!
@signorainrosso: lo spero fortemente anch'io..
@moky: certo che se ti mancava un terremoto potevi venire qui senza andare in USA..
@Stella: le sento ancora anche qui !
@Camu:è proprio vero, non c'è limite al peggio
@Nadia: sì sì.. continuano! mamma mia!
Cosa farà quella gente? Cosa farà il governo per loro?
Un bacio.