Heroes

Riemergo dal mio periodo luddista e faccio il serio per qualche minuto..

Pochi giorni fa' mi è capitato di leggere un bel post (come spesso accade) di Daniele Verzetti, in cui si faceva riferimento alla morte di un ragazzo durante un rave party.

Nel corso del colorito dibattito tra bloggers (che consiglio di leggere) sono emerse anche alcune posizioni critiche (tra cui la mia) nei confronti del mondo raver e, più in generale, dell'abuso di droga consapevole da parte di molti giovani.
Partendo dal logico presupposto che - come diceva Totò - la morte "è una livella" e che tutte le morti sono tristi per chi le subisce, io ho subito pensato alle morti degli operai della Thyssen, ed più in generale alla condizione "eroica" di alcuni operai che oggi, nel 21° secolo (ricordate come ce lo
aspettavamo? navicelle spaziali al posto delle auto e cibo da
astronauti per tutti...) continuano invece a morire non per droga ma di lavoro.
Beh: ieri l'altro ho scoperto il nuovo pezzo di Caparezza, e da quel momento penso di averlo riascoltato almeno 10 volte. Mi ha colpito, e mi ha addirittura commosso.
Questo è il testo. Poi sotto c'è un video (da Youtube) ispirato alla canzone.

EROE

“Questa che vado a raccontarvi è la vera storia di Luigi delle Bicocche, eroe contemporaneo a cui noi tutti dobbiamo la nostra libertà”

Piacere, Luigi delle Bicocche, sotto il sole faccio il muratore e mi spacco le nocche. Da giovane il mio mito era l’attore Dennis Hopper che in Easy Rider girava il mondo a bordo di un chopper. Invece io passo la notte in un bar karaoke, se vuoi mi trovi lì, tentato dal videopoker ma il conto langue e quella macchina vuole il mio sangue..un soggetto perfetto per Bram Stroker

Tu che ne sai della vita degli operai? Io stringo sulle spese e goodbye macellai. Non ho salvadanai, da sceicco del Dubai e mi verrebbe da devolvere l’otto per mille a SNAI.
Io sono pane per gli usurai ma li respingo, non faccio l’ Al Pacino, non mi faccio di pacinko

Non gratto, non vinco, non trinco nelle sale bingo, man mano mi convinco che io
sono un eroe, perché lotto tutte le ore.
Sono un eroe perché combatto per la pensione
Sono un eroe perché proteggo i miei cari dalle mani dei sicari dei cravattari
Sono un eroe perché sopravvivo al mestiere.
Sono un eroe straordinario tutte le sere
Sono un eroe e te lo faccio vedere.
Ti mostrerò cosa so fare col mio super potere

Stipendio dimezzato o vengo licenziato. A qualunque età io sono già fuori mercato…fossi un ex SS novantatreenne lavorerei nello studio del mio avvocato invece torno a casa distrutto la sera, bocca impastata come calcestruzzo in una betoniera. Io sono al verde vado in bianco ed il mio conto è in rosso quindi posso rimanere fedele alla mia bandiera su, vai, a vedere nella galera, quanti precari, sono passati a malaffari quando t’affami, ti fai, nemici vari, se non ti chiami Savoia, scorda i domiciliari finisci nelle mani di strozzini, ti cibi, di ciò che trovi se ti ostini a frugare cestini..ne’ l’Uomo ragno ne’ Rocky, ne’ Rambo ne affini farebbero ciò che faccio per i miei bambini, io sono un eroe.
Per far denaro ci sono più modi, potrei darmi alle frodi e fottermi i soldi dei morti come un banchiere a Lodi. C’è chi ha mollato il conservatorio per Montecitorio. Lì i pianisti sono più pagati di Adrien Brody.. Io vado avanti e mi si offusca la mente. Sto per impazzire come dentro un call center. Vivo nella camera 237 ma non farò la mia famiglia a fette perché sono un eroe...


Commenti

desaparecida ha detto…
ciao...nn conoscevo qsta canzone di caparezza....
eroe è chi sopravvive a qsta società?
Sai,ho perso un amico perchè strafatto di tutto di più...ma davvero,guidando alla velocità della luce si è scontrato con una macchina nell'altra corsia,erano 5,ora ne è rimasto solo uno,illeso allora totalmente sotto shock da allora.
tornavano da un rave,erano le 600 di mattina era no lì dalle 19 di sera...
Sono tante le cose che hanno differenziato le mie e le sue scelte,(dopo una'infanzia comune e vicina) durante l'adolescenza....e nn mi so dare delle risposte
forse è vero è tutto tollerato xchè conviene,forse ci sono interessi troppo grandi x poter essere compresi da noi comuni mortali....
nn so fabio...sono andata fuori tema...vabbè torno un'altra volta!
DRESSEL ha detto…
adoro caparezza. sulla droga dipende da cosa intendi
desaparecida ha detto…
buongiorno a te e cat-family! :)

ho riletto il mio commento nn c'entra nulla....
nn considerarlo!
ti abbraccio!
stellastale ha detto…
grazie fabio per avermi fatto scoprire questa canzone di caparezza
la morte è una livella... ma... sarò cinica... se i morti sono uguali.... non sono uguali tutte le morti
ogni volta che penso a chi la mattina si alza per andare lavorare in cantiere, in fabbrica, nei campi (perchè gente che lavora manualmente ce n'è ancora nel nostro paese) mi sento fortunata per il fatto che lavoro dietro una scrivania e mi sento una merda se mi lamento

gli eroi sono loro
Mat ha detto…
vedi fabio r., io sono d'accordo ovviamente su tutto.
io farei la rivoluzione in nome della giustizia sociale, dell'equità sociale, del rispetto dei nostri diritti e contro i torti che la classe politica e delle istituzioni (banche, confindustria, enti vari, sindacati) fanno a discapito di noi poveri (e in alcuni casi poverissimi) cittadini.
destra e sinistra.

ma non voglio parlare di questo.

io lavoro nel campo delle costruzioni generali. grandi lavori pubblici.
tanti operai
attività a volte pericolose, a volte meno. non c'è una sola attività, per quanto possa essere la più banale, che non comporti qualche rischio.
io sono il responsabile della qualità e della sicurezza, molto ricade su di me...dall'analisi dei rischi allo studio delle procedure per eliminare o ridurre la possibilità che si avveri

ma se il rischio esiste.
esistono le contromisure.

ti posso dire questo sulla base della mia esperienza. il caso non esiste negli incidenti. tutti gli incidenti sono tragedie, ma allo stesso tempo sono evitabili.

tutti gli incidenti sul lavoro sono evitabili.

e ti assicuro che io mi incazzo 1000 volte al giorno perchè gli operai non rispettano le cose più semplici.
poi succedono le tragedie.

altre volte la colpa è del datore che non fornisce i dispositivi di protezione adeguati alle lavorazioni.

e qui scatta il mio odio per i sindacati, arraffoni e nullafacenti.
perchè è vero che la colpa è dell'operaio se non si informa su quello che stà facendo e sui rischi...
ma è anche vero che la colpa è di chi gli dice di fare quel lavoro senza spiegargli nulla, senza formarlo e senza informarlo..

i sindacati sono colpevoli perchè non si interessano di nulla...solo quando ci sono dei licenziamenti.
ma non è solo quello il loro compito.

anche proteggere un operaio che fa notare che non si lavora in sicurezza.

tutto questo per dire...che non ci sarebbe bisogno di parlare di eroi.

si potrebbe lavorare senza rischiare di morire ogni volta.

scusate se mi sono dilungato e se vi ho anniato. ma sono sensibile sull'argomento
Buona domenica a tutti
fabio r. ha detto…
@desa 1 e 2: don't worry babe... buon giorno anche a te cmq!
@dressel: l'abuso di metanfetamine che poi portano al collasso ed alla morte ad esempio...sicuramente non l'erba
@stella stale: grazie! io mi sento una merda every day!
@mat: hai perfettamente ragione. io vivo (da insegnante per adulti) non tanto i cantieri quanto le industrie metallurgiche o chimiche, e ne vedo di tutti i colori.. Sai cosa è cambiato alla Thyssen dopo Torino? ora c'è un simpatico cartello ovunque che dice: "la prevdenzione anti incendio. Un compito collettivo!" (che poi mi sa che è oure tradotto male dal tedesco) e ci sono zone in cui depositare agli estintori cuoti...
La prevenzione purtroppo spesso resta negli slogan..sigh
Prisma ha detto…
Sai, questo brano di Caparezza ha commosso moltissimo anche me...
Un brivido, ogni volta che lo ascolto.
Moky in AZ ha detto…
Il mio commento viene da una posizione che posso ritenere fortunata... esiste ancora una middle class qui da noi: ancora riusciamo ad avere un livello di vita decente, mi sento fortunata... il problema risale sempre secondo me a chi ha in mano tutto il potere sia nei posti di lavoro che al governo vero e proprio... perche' il loro pensiero e' che "morto un lavoratore, se ne trova un altro", non hanno nessun interesse per i loro lavoratori, senza i quali non avrebbero niente, nessun rispetto o interesse per chi li ha votati al governo per prima cosa... e i sindacati italiani, ha ragione Mat, io li ho sempre visti un po' come una sorta di sanguisuga demagogica... sempre pronti ad andare in piazza per scioperare,per rinnovare i contratti, quando invece dovrebbe proteggere e migliorare le condizioni di lavoro di tutti i giorni... Ci sono probabilmente posti di lavoro che offrono sicurezza, garanzie e una dimensione lavorativa umana e non sfruttatrice, per lo meno esistono qui in America. Dove i sindacati sono una cosa abbastanza ridicola... esistono per chi lavora per il governo, immagina un po'.... Un buon datore di lavoro si riconosce anche dall'interesse e dalla compassione che ha verso le persone che gli permettono di essere un datore di lavoro... gli eroi di tutti i giorni (non conoscevo la canzone, ma il testo e' molto interessante!)

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