Dark was the night...
Tra le mie tante debolezze/passioni c'è la serie tv The West Wing, di cui sono un fan sfegatato, al pari di Denny Crane. Purtroppo l'ottusità della politica televisiva italiana non si occupa delle serie che di norma vincono Emmy e che sono trasmesse nel mondo, preferendo imbottirci la testa di reality truci e programmi tipo Uomini e Donne...ma sorvoliamo.
Anche The West Wing è stato una meteora da noi, qualche stagione-spezzatino, pay tv ecc... Insomma: ho optato per per la ricerca internet ed ora mi sto godendo le ultime stagioni in DVD.
Tra le molte curiosità - politiche e sociali - che fanno da perno alle varie puntate, oggi mi sono imbattuto in una di quelle notizie che hanno immediatamente acceso il mio interesse: si parlava di NASA e di viaggi nel cosmo, ed il protagonista cita la famosa Navicella Voyager 1 che - lanciata nel lontano 1977 - ha ormai superato i limiti del sistema solare e dopo più di 30 anni ancora si muove, nell'ignoto, nello spazio più profondo, con tutte le informazioni che gli scienziati dell'epoca decisero di incidere sul famoso disco d'oro per eventuali turisti alieni..
Notizie ed informazioni di fisica, storia, voci, e musica dalla terra.. E qui scatta la curiosità: tra i brani registrati per rappresentare la civiltà terrestre si potrebbero ascoltare Bach, Beethoven, Mozart - e fin qui ci siamo - ma anche la musica di un bluesman americano degli anni '30-'40, di cui avevo sentito parlare (ammetto la mia ignoranza) solo perchè citato e ripreso da Bob Dylan, che lo mette alla pari di Woody Guthrie a rappresentare l'anima "hobo" della depressione USA: Blind Willie Johnson.
Ascoltando molto brevemente la sua storia - ed impressionato dal fatto che proprio una delle sue canzoni fosse stata scelta per rappresentare la Terra per gli alieni - mi sono informato ed ho trovato un piccolo tesoro.
Blind Willie Johnson - come si evince dal nome - era un musicista non vedente, la sua cecità fu però un incidente, uno dei tanti della sua vita: la madre voleva gettare della soda caustica in faccia al marito picchiatore e fedigrafo ma colpì il piccolo figlio in pieno volto. A soli sette anni Willie divenne cieco. La sua vita d'altronde è caratterizzata da brutte esperienze: la povertà, la depressione, la perdita della casa, il voglia di suonare la sua chitarra (autoprodotta inizialmente, la cassa armonica ricavata da una scatola di sigari) ovunque, per pochi dollari, ed una morte triste, tra le rovine della sua vecchia casa bruciata, che non volle lasciare visto che non aveva altro luogo dove andare, finchè qui si ammalò di polmonite..
Il suo modo di suonare la chitarra blues, col "bottleneck", i suoi testi religiosamente tristi, la sua stessa misera vita ne hanno fatto un eroe quasi Verghiano, nello spirito dell'erosismo degli ultimi.
La canzone che è stata scelta per rappresentare la terra nello spazio si chiama "Dark was the Night, Cold was the Ground", e mi piace pensare che la voce calda, e la chitarra quasi triste di questo povero uomo del sud ora ci rappresenti nel Cosmo, accanto a Mozart e Bach...
Commenti
O.T.: se passi da me, c'è un lavoro che ti aspetta... ahahah!!!
@marlene: penso/spero ti piaccia, la serie è finita, in rete si trovano un po' tutte le stagioni
@BC: grazie dell'impegno e bentornata!
@Emigrante: nemmeno io lo conoscevo, e sono felice di averlo scoperto per caso. Serendipity?
Ciao
Daniele il Rockdichter
Grazie
sei genuino a volte ingenuo (è una cosa buona per come la vedo io, perchè ti circonda di un'aura protettiva - quindi non volermene a male d'averlo scritto)
ufff....m'hai fatto ascoltare il blues....e poi vedi cosa ti scrivo!
love, mod