Autunno: dal latino
auctumnus, da una radice verbale
auctus (participio passato di
augere = aumentare) forse legato alla vendemmia, alla frutta che arricchisce "aumenta" il contadino.
In inglese detto anche Fall: ovvero legato al cadere delle foglie.
In tedesco Herbst: assimilabile all'inglese harvest (dal latino carpere, cogliere) e più in là dalla radice IE *sker (tagliare, nel senso di tagliare dal ramo, cogliere i frutti).
Herbst
Die Blätter fallen, fallen wie von weit,
Als welkten in den Himmeln ferne Gärten;
Sie fallen mit verneinender Gebärde.
Und in den Nächten fällt die schwere Erde
Aus allen Sternen in den Einsamkeit.
Wir alle fallen. Diese Hand da fällt.
Und sieh die andre an: es ist in allen.
Und doch ist Einer, welcher dieses Fallen
Unendlich sanft in seinen Händen hält.
R. M. Rilke (1875-1926)
"Le foglie cadono, cadono come da lungi, come se giardini lontani avvizzissero nei cieli; cadono con gesto di rifiuto. E nelle notti cade la terra pesante da tutte le stelle nella solitudine. Noi tutti cadiamo. Questa mano cade. E guarda gli altri: è così in tutti. Eppure c'è Uno che senza fine dolcemente tiene questo cadere nelle sue mani."
P.s. che ci volete fare? sono affezionato all'autunno ed a Rilke, tanto che gli ho dedicato un altro post proprio l'anno scorso....
Commenti
:-)
p.s.
Spero non ti offendi, eh?
Non commento oltre perché l'autunno mi mette tristezza e la poesia mi ha angosciato.
Quoto Amatamari, ma ti voglio bene lo stesso...
deponi l'ombra sulle meridiane
libera il vento sopra la pianura
...
Chi non ha casa adesso non l' avrà
Chi è solo a lungo, solo dovrà stare,
leggere nelle veglie, e lunghi fogli
scrivere, e incerto sulle vie tornare
dove nell' aria fluttuano le foglie
Con o senza spiegazioni...