The Genius


Continuo per un giorno (poi tornerò a temi più seri e concreti, giuro!) i post dello scazzo, e stimolato da un recente post di gianluca dedicato al calcio ed al rugby (con considerazioni belle e serissime), approfitto del momento per ricordare uno dei miei idoli giovanili, con le parole (citazioni, citazioni...) di un comico che amo: Evaristo Beccalossi letto da Paolo Rossi.

Un piccolo preambolo alla lettura: Beccalossi per me ha sempre rappresentato il Genie, il Daemon (come direbbe Maria Rita) talentuoso e sfortunato, un Prometeo del calcio, così come lo descrisse Goethe però: non il ladro del fuoco ma il suo inventore, ribelle verso uomini e Dei, una figura tragica ed incompresa nel modo ovattato del calcio moderno.

Molti oggi vorrebbero chiamarsi suoi epigoni, da Cassano in giù, eppure il talento che l'Evaristo ci regalava quotidianamente, le sue folli teorie edi suoi colpi deliziosi hanno ancora oggi qualcosa di indefinibilmente magico: come una favola incompleta, una vita al limite tra genio e pazzia, sempre sull'orlo del mito, mai completamente dentro, nè definitivamente fuori.

Tra le tante pagine scritte negli anni per descrivere il fenomeno, da valenti giornalisti sportivi e non (da Brera a Oliviero Beha), quelle che però mi hanno subito colpito sono opera di Paolo Rossi, che dedicò al Beccalossi un esilarante monologo, scavando nella verità di un avvenimento sportivo, stressandolo fino al limite, facendo emergere al fine della vicenda quella ironia pungente che da sempre mi affascina.

Bando alle ciance (o ciancio alle bande?), ecco il testo, è lunghetto per i canoni di un post, lo so, ma vale la pena ri-leggerlo oggi, ve lo assicuro:


LODE A EVARISTO BECCALOSSI

Questo pezzo è dedicato a due grandi talenti della cultura mondiale, che han fatto sì che alcuni di noi, se pur perdenti, si ritenessero destinati a una vittoria futura e possibile.
Questi due talenti nel campo della cultura, della musica, dell'arte, dell'evoluzione in genere, sono per me Charlie Parker ed Evaristo Beccalossi.
Forse mi rendo conto che molti di voi non sanno chi era Charlie Parker, allora spiego chi era Beccalossi.
Beccalossi è stato uno dei più grandi talenti inespressi del calcio italiano, stiamo parlando di gente che io ho visto, che molti hanno visto.Io non posso dimenticare una partita che era Inter-Slovan Bratislava. Io l'ho vista, chi l'ha vista sa di cosa sto parlando.Ad un certo punto l'arbitro diede un calcio di rigore all'Inter.Per chi s'intende di calcio, ma anche per chi non se ne intende, è facile capire la difficoltà per un giocatore, nella semifinale di Coppa UEFA, di tirare un calcio di rigore.
Lui guardò tutto lo stadio negli occhi e disse :
" Lo tiro io..." e io pensai con tutto lo stadio : questi sono gli uomini veri.
Prese la palla e la mise sul dischetto del calcio di rigore.
Lo fece con la sicurezza dell'uomo che non avrebbe mai e poi mai sbagliato. E sbaglio. E io pensai : per me resta un uomo. Ma quando cinque minuti dopo, e chi ha visto quella partita sa che non mento, ridiedero un calcio di rigore all'Inter, per chi s'intende di calcio, ma a questo punto anche per chi non se ne intende, è facile capire la difficoltà per un giocatore che ha appena sbagliato un calcio di rigore, di riassumersi la responsabilità di ritirarlo.
Lui guardò tutto lo stadio negli occhi. E tutto lo stadio fece : " No ! Puttana Eva...".
"Lo tiro io !" E mise la palla sul dischetto del calcio di rigore con la sicurezza dell'uomo che non avrebbe risbagliato. E risbagliò !
E io pensai : per me resta sempre un uomo. Un pò sfigato ma pur sempre un uomo.
Ma quando cinque minuti dopo diedero un calcio d'angolo all'Inter e lui guardò tutto lo stadio negli occhi, e tutto lo stadio disse : "Ma questo che cazzo ci guarda sempre?Che cazzo vuole, i soldi?" e prese la palla e la mise sul dischetto del calcio di rigore, io pensai : Forse è un pò fuori di testa! E non mi sbagliavo, perchè cinque minuti dopo rubò la palla sulla striscia del rinvio al suo portiere, che gli disse : " Cazzo fai?". " E' mia! Vado a casa, non gioco più, basta!" e attraversò tutto il campo.
Scartò tutta la squadra avversaria .Da solo davanti al portiere avversario fece una finta, scartò anche il portiere.
Davanti alla porta scartò anche la porta, con un dribbling unico scartò dodici fotografi.Palleggia, di tacco, di punta, di lingua; scarta tutti gli ultras, scarta tutti i poliziotti con i cani lupo;tutti quelli che stracciavano i biglietti...fa fuori un'altra inferriata...Scartò i bagarini, quelli che vendevano le pizzette, gli hot-dog...fu fermato solo in mezzo a piazzale Axum dal tram numero 15...
Quando si risveglio, dopo dieci giorni di coma, la prima frase che disse fu : " Beh, cazzo, ragazzi! Se non è rigore questo qui ! ".

(Paolo Rossi)

Commenti

Sara Sidle ha detto…
Purtroppo non mi intendo di calcio, ma ho cercato su internet ed ho visto che per molti anni ha indossato la maglia della magica Inter.
Perciò,non posso far altro che urlare: Forza, grande Inter!!!
Spero di non essere andata troppo fuori tema..;)
María ha detto…
Caro io non capisco di calcio, e non mi piace per niente. 22 giocatoti (o 20 senza contare gli arcieri) , uomini adulti, correndo in dietro un pallone per 90 minuti ... Mmmm. Ah, ah,ah.

Un bacio.
Gianluca ha detto…
Amico mio..uno dei monologhi più riusciti di Paolo Rossi dedicato ad uno deo personaggi più significativi del nostro calcio ancora non infettato da veline e pay tv.
Vinse poco ma si divertì e colpì l'immaginario di una generazione.

ciao
Prisma ha detto…
A questo punto sarei curiosa di vedere la partita in questione...
Bel caratterino aveva 'sto Beccalossi! E già il nome è tutto un programma :D

Mi sono riconciliata con il mondo del calcio quando ho avuto il piacere di conoscere Losi, De Sisti e Amadei! Dei veri signori, altro che 'sti sgallettati di oggi! Quelli sì che erano sportivi con la S maiuscola!
...mio padre e un tifoso nerazzurro ormai da una vita... forse lui riuscirebbe a tradurmi questo post in maniera più comprensibile... che vuoi farci, sono perfettamente d'accordo con maria per quanto riguarda il calcio ;)
fabio r. ha detto…
grazie dei commenti, anche di chi il calcio "manco in cartolina.." ma bisogna ammettere che la storia del Becca come la racconta Rossi è un pezzo di epica moderna!
è trasversale agli sport, è narrazione del mito, triste e folle.
è anche questo un pezzo della mia vita..

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